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La Principessa della csárdás apre il 41. Festival dell'Operetta al Verdi di Trieste

Operetta

TRIESTE - Inaugura giovedì 8 luglio alle ore 20.30 con la prima rappresentazione de La Principessa della csárdás, il capolavoro di Kàlman, la 41. edizione del Festival Internazionale dell’Operetta, in scena, come di tradizione, al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste fino al prossimo 30 luglio.

Capolavoro della tarda operetta danubiana, al crepuscolo della bellé-epoque e fra le più rappresentate dopo la Vedova allegra, la Principessa della csárdás fu composta da Imre Kàlmàn all’inizio della Grande Guerra e rappresentata per la prima volta allo Johann Strauss Theater di Vienna il 17 novembre 1915. Composizione dalla partitura compatta ed esuberante, raccoglie in sé tre diversi stili esemplificati in alcune tra le più famose e fortunatissime arie: quello tzigano e magiaro (Canzone di Sylva), quello del gran valzer viennese di Vo’ ballare, folleggiare, alla maliziosità del Duetto delle rondini; quello del “chiacchiericcio musicale”, il terzo stile,  plasmato sulle ariette e ritmi leggeri come l’aria dell’Amore sciocco.  Felice sintesi tra le risonanze profonde della csárdás e i timbri nostalgici della malinconica musica magiara e l’eleganza dei ritmi del grande valzer viennese, la “Principessa della csárdás” è il  simbolo dell’operetta viennese e danubiana. L’intreccio, godibile ed elegante, vede coinvolti  due protagonisti Silva Varescu, celebre e affascinante cantante,  e il nobile tenente Edvino di cui è scontato il lieto fine da innamorati, come nella migliore tradizione dell’operetta asburgica.

Al Festival dell’Operetta La Principessa della csárdás ha sempre riscosso un grande successo fin dal 1951, anno della sua prima rappresentazione al Castello di San Giusto con protagonisti Wally Vecsey, Anna Campori, Alberto Lionello, Elvio Calderoni. Altre edizioni famose furono quelle 1972 e 1973 con Edith Martelli e Elio Pandolfi; lo spettacolo del 1997 con Regina Renzowa, Enrico Facini e Paola Tedesco con  la regia di Gino Landi.

 

L’edizione che andrà in scena quest’anno ha un cast molto interessante, in cui figurano artisti italiani e ungheresi. I ruoli  protagonisti sono affidati alla lettone Alisa Zinovjeva (Silva Varescu), già avviata a una brillante carriera internazionale con prestigiose presenze internazionali  e in Italia, in particolare alla Scala di Milano,  e all’ungherese  Dániel Vàdàsz  (Edvino) artista lirico ed operettistico dell’Opera di Stato ungherese di Budapest.  Li affianca la coppia Gennaro Cannavacciuolo (Conte Boni Cancianu), che ha recentemente vinto il Premio ETI 2009, Olimpici del Teatro, e  il giovane soprano Anna Bordignon (Contessa Stasi). Una menzione a parte vale il rientro di Elena Zilio al “Verdi” dove debuttò in “Sogno di un valzer” nel ruolo di Franzi nel Prove1977. Da allora numerose sono state le sue presenze negli spettacoli del Festival triestino da Casta Susanna, a Vedova allegra, da Contessa Maritza al Pipistrello e Barbablù, nel 1999. Già protagonista di Principessa della csárdás nel 1983, Elena Zilio ritorna dopo undici anni a interpretare palcoscenico nella stessa operetta, il ruolo di Cecilia.
Nella compagnia artistica figura anche una ricca selezione di attori alcuni dei quali, oltre all’impegno teatrale sono  impegnati anche in produzioni cinematografiche e di fiction televisive come Maurizio Zacchigna,  interprete del ruolo di Feri Kerekes e  Maurizio Rapotec (Arciduca Ferdinando). Riccardo Peroni, veterano del Festival dell’Operetta,  interpreta il ruolo di Max. Nel cast anche Fulvio Falzarano, Alessio Colautti, Giulio Cancelli, Gabriele Sagona,  Massimiliano Borghesi.
Di lusso il nuovo allestimento interamente realizzato nei laboratori del Teatro Verdi in coproduzione con il Teatro Nazionale di Szeged.. La messa in scena è del regista Csaba Tasnadi autore anche delle luci, coadiuvato dall’assistente Oscar Cecchi. Regista versatile e con una speciale affinità per il teatro musicale,  Tasnadi è particolarmente attivo in Ungheria, dove ha iniziato con le fortunate regie per il Teatro dell’Operetta, ma ha lavorato anche in Romania e negli Stati  Uniti nel musical  e nella lirica.
Coloratissime le scene e eleganti i costumi di Pasquale Grossi, una vera e propria istituzione per Trieste, con la sua lunga esperienza  nel teatro di prosa, nella lirica e  nell’operetta. Al “Verdi” oltre alle numerose collaborazioni in campo lirico,  per il Festival dell'Operetta, Grossi ha infatti firmato La donna perduta di Pietri (1974), Rosemarie (1976), Barbe-bleue di Offenbach (1999) e Ballo al Savoy  e  al Cavallino bianco  nel 2001.
Spettacolari le vivaci coreografie di Tamas Juronics, per la prima volta al “Verdi” di Trieste, ma anch’egli artista di esperienza internazionale.  E’ stato tra i primi in Ungheria ad inserire la danza contemporanea in coreografie travolgenti, frutto di un rigoroso lavoro artistico abbinato a un sapiente uso di  luci e di effetti speciali.
La direzione e concertazione è affidata alla bacchetta del maestro ungherese Támás Pál, attuale direttore principale dell’Orchestra del Teatro d’Opera di Szeged, che ritorna sul podio del “Verdi” dove ha già diretto anni fa Samson et Dalila e  Simon Boccanegra e, nella passata edizione del Festival, il Galà ungherese. Il maestro Támás Pál, offrirà prova  della sua grande esperienza nel campo del repertorio slavo e danubiano con il coinvolgimento  degli organici del “Verdi”, Orchestra  e  Coro  istruito dal M° Lorenzo Fratini, e del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Ungherese di Szeged formato da ballerini professionisti di grande esperienza e abilità tecnica confermata da un vasto repertorio e dalle numerose tournèe in vari paesi europei dove si esibisce nel repertorio operettistico della tradizione austro-ungarica.

41° Festival Internazionale dell’Operetta del Teatro Verdi di Trieste

8, 10, 15, 20, 22 luglio 2010, ore 20.30 e 18 luglio 2010, ore 17.30

Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva Tre Novembre 1  – TRIESTE

La principessa della csardas (Die Csárdásfürstin)
Operetta in tre atti da un’idea di Leo Stein e Bela Janbach
Musica di Imre Kálmán (Ed. Suvini e Zerboni - Milano)

Leopoldo Maria    Fulvio Falzarano
Cecilia, sua moglie     Elena Zilio
Edvino     Daniel Vodasz
Silva Varescu         Alisa Zinovjeva
Conte Boni Cancianu     Gennaro Cannavacciuolo
Feri Kerekes         Maurizio Zacchigna
Max, primo cameriere     Riccardo Peroni
L’arciduca Ferdinando     Maurizio Rapotec
Contessa Stasi     Anna Bordignon
Generale Rohnsdorff/Lazzarevich         Alessio Colautti
Conte Tassilo/Un signore    Giulio Cancelli
De Endrey e    Andrea Di Matteo Borghesi
Kiss / Un ambasciatore     Gabriele Sagona

Maestro concertatore e direttore     Tamas Pal
Regia     Csaba Tasnadi
Scene, costumi e luci     Pasquale Grossi
Coreografie     Tamas Juronics
Assistente alla regia     Oscar Cecchi
Maestro del Coro     Lorenzo Fratini

Nuovo allestimento della Fondazione   Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” – Trieste in coproduzione con il Teatro Nazionale di Szeged

Corpo di Ballo del Teatro Nazionale di Szeged
Orchestra e Coro del Teatro Lirico  “Giuseppe Verdi” di Trieste

Biglietti: da 49,00€ a 6,00€

Info:Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
tel. 800090373
tel. 040 6722249

Nelle foto: una prova dello spettacolo