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Luigi Maio in concerto venerdì 13 aprile con l’Hystoire du soldat

ConCerti

PORDENONE – Venerdì 13 aprile, alle ore 20.45, presso Palazzo Mantica, a Pordenone, nell’ambito della rassegna Racconti, favole, poemi, miti e leggende, organizzata dalla Propordenone, la magia di Klee e la musica di Stravinsky si incontrano nell’Histoire du Soldat, con l'interpretazione magistrale del musicattore Luigi Maio, riconosciuto dalla critica quale reinventore del Teatro da Camera: sarà lui, accompagnato dal curioso organico approntato per l’esecuzione di questa importante opera dal Nuovo Gruppo Strumentale Italiano, che vede una coppia di ottoni (tromba e trombone), una di legni (clarinetto e fagotto) e una di archi (violino e contrabbasso) affiancati e tenuti assieme dalla batteria, a dare il volto a tutti i personaggi dell’opera attraverso una completa azione trasformistica.

Sua anche la regia di questo particolare allestimento che gli è valso il prestigioso Premio dei Critici di Teatro, divenendo Ambasciatore UNICEF per aver fatto conoscere L’Histoire non solo al grande pubblico, ma anche ai bimbi più piccoli. Portando lo spettacolo anche nei paesi in cui non era mai stato rappresentato il capolavoro di Stravinsky e Ramuz, Maio ha recitato L’Histoire anche in portoghese, greco moderno, tedesco, francese ed inglese.

L'Histoire du soldat è un'opera da camera composta da Igor Stravinskij nel 1918, durante il suo esilio in Svizzera. La vicenda si basa su alcune fiabe popolari russe tratte dalla collezione di Afanas'ev, ma il testo francese è di Charles-Ferdinand Ramuz.
Se confrontata ai precedenti lavori di Stravinskij, la partitura de L'histoire du soldat appare quanto mai asciutta e scarna, oltre che ormai lontana da ogni forma di pittoricismo. La sua bizzarra strumentazione per clarinetto, fagotto, cornetta, trombone, violino e contrabbasso fu ideata da Stravinskij per assicurare la gamma più vasta nelle tre principali qualità di timbro (legni, ottoni, archi), mentre l'organico delle percussioni utilizzate è modellato su quello delle jazz band.
I riferimenti musicali sono non meno cosmopoliti della strumentazione: una marcia, un valzer e un corale compaiono a fianco di un tango e ragtime. L'opera si rifà al ciclo di leggende che hanno per protagonista il soldato disertore e il diavolo che, grazie alle sue astuzie, riesce a rubargli l'anima, impersonata musicalmente dal violino solista.

Info: www.propordenone.it