[img_assist|nid=17820|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VERONA - C’è nei Due gemelli veneziani tutto il mondo (di sentimenti, inquietudini, emozioni e rivalità) e tutto il teatro (fatto di equivoci, frenesie, mascheramenti, malintesi) che il grande autore veneziano conosceva e che tuttora continuiamo a sentire validi. E sebbene il plot abbia radici lontane, il genio goldoniano riesce a donargli, in un soffio, l’universalità. (Antonio Calenda)
Dal 27 gennaio al 1. febbraio va in scena, sul palcoscenico del Teatro Nuovo per Il Grande Teatro, lo spettacolo I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, interpretato da Massimo Dapporto e diretto da Antonio Calenda.
La commedia, che il regista Antonio Calenda definisce un capolavoro della scrittura comica, l’eccezionale virtuosismo sul classico tema dello sdoppiamento, l’incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, rappresentata sempre con successo fin dal suo debutto nel 1774, è stata il cavallo di battaglia di grandi attori tra cui Alberto Lionello nel 1978.
Sempre Antonio Calenda, riferendosi al protagonista,[img_assist|nid=17822|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] sottolinea: Ho scelto Massimo Dapporto perché lo ritengo un attore particolarmente maturo nell’espressività, capace di coniugare in ogni ruolo una seria analisi del personaggio a palpitanti, personali slanci interpretativi. Secondo me, è l’attore perfetto per dar vita al paradosso di Zanetto e Tonino, giostrandosi con sicurezza fra i loro opposti caratteri e sintetizzando in un unico corpo il ruolo di antagonista e protagonista, comico e spalla.
Separati dall’infanzia, i due gemelli, Zanetto e Tonino, non sono a conoscenza l’uno dell’esistenza dell’altro: il destino li conduce improvvisamente nella stessa città. Il primo è ricco e un po’ lento, il secondo scaltro e poverissimo. Impossibile per chi li circonda (servi, amici, fidanzate) non confonderli e scambiarli dando vita a un turbinio di equivoci, rivelazioni, follie. Un capolavoro della scrittura comica, l’eccezionale virtuosismo sul classico tema dello sdoppiamento, l’incanto del[img_assist|nid=17823|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=427] gioco teatrale dei simili e degli opposti. Carlo Goldoni porta a livelli altissimi il teatro comico: lo fa usando le tecniche della drammaturgia settecentesca e la sapienza scenica di chi il teatro lo scrive ma sa anche “farlo”, di chi impone agli attori una parte, ma solo dopo averla costruita sulle loro personali potenzialità e inclinazioni.
Sul palco, oltre a Massimo Dapporto, Alessandra Raichi, Giovanna Centamore, Osvaldo Ruggeri, Francesco Gusmitta, Umberto Bortolani, Marianna de Pinto, Carlo Ragone, Felice Casciano, Adriano Braidotti, Lamberto Consani. Le scene sono di Pier Paolo Bisleri, i costumi di Elena Mannini, le musiche di Germano Mazzocchetti, le luci di Sergio Rossi.
Il Grande Teatro
Dal 27 gennaio al 1. febbraio 2009
da martedì 27 a sabato 31 gennaio, ore 20:45
domenica 1° febbraio ore 16:00
Teatro Nuovo, Piazza Viviani, 10 - VERONA
I due gemelli veneziani
di Carlo Goldoni
personaggi e interpreti (in ordine di apparizione)
Rosaura: Alessandra Raichi
Colombina: Giovanna Centamore
Il Dottor Balanzoni: Osvasldo Ruggieri
Brighella: Francesco Gusmitta
Tonino e Zanetto: Massimo Dapporto
Pancrazio: Umberto Bortolani
Beatrice: Marianna De Pinto
Florindo: Carlo Ragone
Lelio Felice: Casciano
Arlecchino: Adriano Braidotti
Bargello: Lamberto Consani
Regia Antonio Calenda
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Elena Mannini
ideazione luci Sergio Rossi
musiche Germano Mazzocchetti
elaborazione drammaturgica Nicola Fano
Teatro Stabile di Verona
Giovedì 29 gennaio alle ore 17.00 Massimo Dapporto incontra il pubblico nel foyer del Teatro Nuovo (ingresso dal cortile di Giulietta)
Info: Teatro Nuovo tel. 0458006100
www.comune.verona.it