TRIESTE - Tutto dedicato all’estro creativo di George Gershwin il programma del sesto concerto della Stagione Sinfonica del Verdi di Trieste. A dirigere l'Orchestra del Teatro Verdi, Wayne Marshall, uno dei musicisti più versatili ed estrosi, al suo debutto nel capoluogo giuliano.
Il programma vede in apertura l’esecuzione dell’Ouverture Girl Crazy. La duratura presenza nel repertorio dei maggiori direttori e solisti di capolavori autentici come la Rhapsody in blue, il Concerto in fa o An american in Paris non deve cancellare quella fra le due identità di Gershwin che in vita lo rese più celebre e fortunato, e cioè il lavoro nel campo del musical, del quale anzi è da considerare in certo senso il padre, e il cui linguaggio, insieme con una relativa componente jazz, va a mescolarsi con le maggiori ambizioni formali e stilistiche delle composizione ufficialmente classiche. A questo filone della sua storia appartiene Girl Crazy, un testo di Guy Bolton e John McGowan, con canzoni su versi di Ira Gershwin, andato in scena per la prima volta il 14 ottobre 1930 all’Alvin Theatre, da pochi anni aperto a Broadway (oggi si chiama Neil Simon Theatre), e rimasto in cartellone fino al giugno del 1931, arrivando alla cifra sbalorditiva di 272 recite. Insieme con molte canzoni rimaste famose (fra queste Embraceable You e I Got Rhythm), rappresenta a dovere Girl Crazy l’ouverture, pure assai fortunata. Una pagina breve che alterna felicemente momenti scatenati ritmicamente e larghe zone cantabili, cui e alla quale dà suono l’orchestrazione vivacissima realizzata, ovviamente in costante accordo con l’autore, da Robert Russell Bennett, suo abituale e impareggiabile collaboratore nel lavoro al servizio dell’industria dello spettacolo di Broadway.
Il secondo brano di Gershwin in programma è il Concerto in Fa che debuttò, con lo stesso autore al pianoforte, il 13 dicembre 1925 alla Carnegie Hall con la direzione di Damrosch, direttore dell’Orchestra Filarmonica di New York. Quest’ultimo, profondamente impressionato dal talento di Gershwin, aveva fiutato subito la possibilità di impegnarlo in settori diversi dal musical e dal jazz. Fu un successo enorme: Il Concerto in fa sta quindi accanto agli altri grandi pezzi per pianoforte e orchestra del Novecento storico: anzitutto a quelli di Maurice Ravel, uno degli idoli di Gershwin, e per parte sua attentissimo al jazz, anche come alternativa feconda alla tradizione classico-romantica di marca viennese e tedesca. E così il Concerto in Fa è entrato nel repertorio dei pianisti classici come di quelli più legati al jazz, spesso unificando in un’unica figura i ruoli del solista e del direttore.
Nella seconda parte del concerto figura l’Ouverture Of Thee I Sing, l’opera che andò in scena nel 1931, e riuscì a resistere per 441 rappresentazioni, ricevendo addirittura il prestigiosissimo Premio Pulitzer per il teatro, per la prima volta attribuito a un musical, e continuando a vivere per decenni in molteplici e fortunate riprese a Broadway e altrove e rimaste famose anche autonomamente, come dimostrato da questa sua ouverture.
Molte selezioni sono state ricavate dall’’inesauribile tesoro di motivi di Porgy and Bess: la più riuscita e duratura è senz’altro A Symphonic Picture che chiude il programma del concerto. Realizzata nel 1942, cinque anni dopo la morte di Gershwin, dal fido Robert Russell Bennett, su commissione del grande Fritz Reiner, allora direttore della Pittsburg Symphony Orchestra, che aveva visto Porgy and Bess nel 1935, e che scelse anche i temi da far figurare nel pezzo (fra questi Summertime). Seguendo le richieste di Reiner, Bennett riuscì a sintetizzare Porgy and Bess (anche se la partitura non presenta le canzoni nell’ordine in cui compaiono nell’opera) e il suo significato musicale in un pezzo di grande effetto, sostanzialmente fedele alla strumentazione originale, accolto da un grande successo fin dalla prima esecuzione nel 1943.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Verdi, ma anche solista al pianoforte nel Concerto in Fa, è il direttore d’orchestra, pianista ed organista Wayne Marshal. Nella carriera di Marshall determinante è stata la sua partecipazione pianistica alla celebre produzione di Porgy and Bess della Glyndebourne Festival Opera diretta da Simon Rattle, la successiva incisione discografica con la EMI e la versione televisiva del musical.?Da allora si è dedicato sempre di più al pianoforte e alla direzione d’orchestra, diventando in pochi anni uno dei più rinomati interpreti delle musiche di Gershwin, Ellington e Bernstein nonché di altri autori americani del XX secolo. Da tempo si è intensificata la sua presenza anche in Italia, come ospite delle nostre più importanti e prestigiose orchestre.
Stagione Sinfonica 2010-11
Venerdì 21 ottobre 2011, ore 20:30 e sabato 22 ottobre 2011, ore 18:00
L'Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi
direzione M° Wayne Marshall
esegue
George Gershwin, Ouverture da Girl Crazy
George Gershwin, Concerto in Fa
George Gershwin, Ouverture da Of Thee I Sing
George Gershwin, A Symphonic Picture da Porgy and Bess
Info: Biglietteria del Teatro Verdi
n. verde 800 090373
tel. 0406722111