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L 'eccellenza del Veneto omaggia Bach al Pollini di Padova

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Concerto di musica barocca con i sessanta migliori studenti dei conservatori del Veneto, provenienti dal master internazionale Laboratorio di orchestra barocca sotto la guida del maestro Alfredo Bernardini

PADOVA - Venerdì 30 settembre l'Auditorium Pollini di Padova ospiterà sessanta tra i migliori studenti e insegnanti dei Conservatori del Veneto. Il concerto dal titolo La Venezia di Bach inizierà alleore 21.00, ingresso libero e gratuito, sotto la guida del maestro Alfredo Bernardini e del maestro Francesco Erle alla direzione del coro. Iniziativa inserita nell'ambito del progetto "seVen.

La musica dei sette Conservatori del Veneto"  realizzato dall'AVAM-Associazione Veneta Amici della Musica in collaborazione con il Conservatorio "C. Pollini" di Padova e con il sostegno di Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. In collaborazione con i seminari di musica antica di Villa Contarini-Fondazione "G.E. Ghirardi" promossi dal Consorzio dei Conservatori del Veneto con il sostegno della Regione del Veneto.

La formazione strumentale e corale internazionale Orchestra Barocca e Coro dei Conservatori del Veneto è formata dagli studenti del Laboratorio di orchestra barocca, prestigioso master internazionale nel campo musicale, organizzato dal Consorzio tra i Conservatori del Veneto (Adria, Castelfranco Veneto, Padova, Rovigo, Venezia, Verona, Vicenza), con il contributo dalla Regione Veneto e il patrocinio della Fondazione G.E. Ghirardi. Esperienza formativa di primissimo piano per tutti gli allievi dei conservatori del Veneto che da sabato 24 settembre hanno avuto occasione di perfezionarsi nello studio e l'esecuzione del repertorio del Seicento-Settecento con un grande maestro del panorama internazionale come Alfredo Bernardini.

Oboista e direttore barocco Alfredo Bernardini, specializzatosi nel 1981 al Conservatorio Reale dell'Aja con, tra gli altri, Bruce Haynes e Ku Ebbinge, Bernardini collabora regolarmente con i più prestigiosi complessi tra i quali Hesperion XX, Le Concert des Nations, La Petite Bande. Attualmente guida il complesso di strumenti a fiato Zefiro; svolge attività di ricerca sulla storia degli strumenti a fiato; dal 1992 è docente di oboe barocco presso il Conservatorio Sweelinck di Amsterdam e dal 2002 presso la Escola Superior de Musica de Cataluña a Barcellona.
Suggestiva la scelta del programma dal titolo La Venezia di Bach: uno sguardo alla Venezia contemporanea di J.S. Bach, città che il celebre compositore tedesco non visitò mai, ma che ebbe modo di conoscere attraverso lo studio delle musiche dei suoi compositori. La musica veneziana ha avuto una forte influenza nello stile bachiano e un ruolo fondamentale nella creazione suo gusto italiano.

La serata gravita attorno al repertorio veneziano settecentesco e agli autori che maggiormente hanno contribuito alla sua fioritura: Antonio Caldara, il suo Te Deum in do maggiore (1724) apre il concerto che prosegue con il Concerto in fa maggiore op. 9 n. 3 (1722) di Tomaso Albinoni, uno fra i primi compositori di Concerti solistici per oboe. L’oboe torna protagonista nel Concerto n. 4  in mi minore da La Cetra (1738) di Alessandro Marcello, fratello di Benedetto, per passare poi al virtuosistico linguaggio concertante del Concerto Funebre in si bemolle maggiore di Antonio Vivaldi. Si conclude con il celebre Lobet Gott in seinen Reichen Oratorio per la festa dell'Ascensione BWV 11 (1735) di Johann Sebastian Bach.
Il concerto è ad ingresso libero e gratuito.

Info: Associazione Veneta Amici della Musica
tel: 049 8074685
e-mail: segreteria@avampd.it