Error message

Il file non può essere creato.

La grande musica per flauto con Giampaolo Pretto e Marino Nicolini al Teatro Comunale di Monfalcone

Classica

Monfalcone (GO) - La stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone propone, mercoledì 9 marzo alle ore 20.45, un originale appuntamento dedicato al flauto che vede protagonista il duo composto da Giampaolo Pretto, primo flauto dell’Orchestra Nazionale della RAI, e dal pianista Marino Nicolini.

Il programma del concerto prevede alcuni dei brani più significativi della letteratura per flauto novecentesca (nel Novecento, infatti, il flauto riacquisisce quella presenza solistica e cameristica che aveva perso, dopo la ricca fioritura barocca, nell’Ottocento): Prokof’ev, Poulenc, Jolivet e Berio, di cui si esegue la prima delle Sequenze, quella per flauto solo, che Severino Gazzelloni interpretò per primo a Darmstadt nel 1958. A questi brani si affianca una sonata di Rietz, fra i rari pezzi per flauto del periodo romantico.

Giampaolo Pretto (Verona, 1965) consegue il diploma italiano a pieni voti, quello internazionale di “Virtuositè” a Parigi nel 1994 e il diploma in composizione tradizionale al Conservatorio di Torino. Vincitore a soli 20 anni del principale concorso flautistico italiano, il Cilea di Palmi, conquista ben presto altri riconoscimenti fra cui il “G. F. Pressenda” nel 2008 e, insieme al Quintetto Bibiena, gruppo a fiati di cui è fondatore e animatore, il secondo premio (con primo non assegnato) al Concorso Internazionale dell'ARD di Monaco nel 1993 e il Premio Abbiati della Critica Italiana nel 2003.
Primo flauto dell'Orchestra RAI dal 1986, in quasi 30 anni di attività si esibisce nelle più importanti sale da concerto del mondo nella triplice veste di solista, camerista e primo flauto in orchestra, partecipa ai principali simposi flautistici italiani e internazionali e tiene gremite masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane e straniere.
Nel 2000 riceve da Piero Farulli l'incarico di formare la sezione fiati dell'Orchestra Giovanile Italiana presso la Scuola di Musica di Fiesole (ruolo che tuttora ricopre) e, impegnato in progetti di cooperazione internazionale per la didattica dell'orchestra, nel 2009 forma e dirige l'Orchestra Giovanile Zakaria Paliashvili.
Fra i molti CD incisi figurano l'Integrale di Mozart con la European Union Chamber Orchestra, il Concerto di Petrassi con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, il concerto per flauto e orchestra Ruah di Ivan Fedele (di cui è dedicatario) con l'Orchestra Nazionale della RAI (incisione che si aggiudica 5 “Diapason” dall'omonima rivista francese) e il Concierto Pastoral di Rodrigo con l'Orchestra Filarmonica di Torino.

Marino Nicolini (Mantova) si diploma in pianoforte nel 1986 e in violino nel 1987 per poi perfezionarsi pianisticamente con Renzo Bonizzato. Vincitore di oltre 20 concorsi, si è aggiudicato il primo premio ai concorsi internazionali pianistici “Montani” e “Liszt” e il secondo premio al “Rachmaninov” e al concorso internazionale per musica da camera “Brahms”.
Si esibisce in diverse formazioni e con importanti solisti (oltre a Pretto Alessandro Carbonare, Froydis Ree Wekre, Valentino Zucchiatti, Leo Nucci, Kristyan Johannsson, Gail Gilmore, Placido Domingo, Ruggero Raimondi, Angela Gheorghiu) e collabora con alcuni dei più importanti teatri ed enti sinfonici, suonando con direttori d'orchestra del calibro di Daniel Oren, Richard Bonynge, Pinchas Steinberg, Jeffrey Tate.
Docente presso il Conservatorio di Trento, dove è coordinatore del biennio superiore sperimentale di II livello di pianoforte, ha al suo attivo numerose incisioni discografiche fra cui l’Integrale delle Sonate di Brahms per violino e pianoforte, una selezione di Preludi di Rachmaninov, sonate romantiche per flauto e pianoforte e molte altre pagine.

Ad aprire il concerto è un omaggio al raro repertorio romantico dedicato al flauto. Se infatti nelle epoche barocca e classica (e poi nel Novecento inoltrato) il flauto è strumento molto presente, sfruttato prima per il calore del timbro e poi per le ampie possibilità di varietà del suono, nella cameristica del diciannovesimo secolo lo strumento melodico che spadroneggia è il violino, raramente sostituito da clarinetto o violoncello. Nella Sonata op. 42 del tedesco Julius Rietz, compositore ma anche direttore d’orchestra, insegnante ed editore, è percettibile l’influenza di Mendelssohn (in qualità di editore Rietz dedicò infatti grande attenzione alla riedizione completa delle sue opere).
È quindi la volta della prima delle Sequenze, quella per flauto solo, di Luciano Berio, quattordici quadri musicali composti tra il 1958 e i primi anni 2000 per diversi strumenti. Vero e proprio modello di scrittura solistica, ognuna delle Sequenze esplora le estreme possibilità dello strumento cui è dedicata, che diventa mezzo di ricerca nelle mani del virtuoso e sostanziale e importante contributo alla storia del pensiero musicale. Prima in ordine di tempo (datata 1958) e dedicata alle indiscusse capacità virtuosistiche di Severino Gazzelloni, la Sequenza per flauto mette in gioco la volontà sperimentale del compositore nell’associare gestualità, risultato sonoro e necessità di rigore formale.
Di Francis Poulenc il duo Pretto-Nicolini esegue la Sonata per flauto e pianoforte del 1957, composta dopo circa un decennio di grandi successi internazionali, di composizioni accolte con entusiasmo in tutto il mondo: si tratta di tre movimenti in forma di sonata di grande maturità stilistica, in cui si ritrovano il distacco tanto dal post-impressionismo francese quanto dall’enfasi di certa letteratura romantica, inclinazioni ironiche e sagaci, aspetti emotivi di grande malinconia, eleganza, freschezza e vivacità tipiche dell’arte parigina dell’epoca.
È una piccola perla del flautismo del secolo scorso il brano Chant de Linos di André Jolivet, compositore parigino dalla personalità musicale delineata e forte, che ispira il proprio agire alle radici esoteriche e religiose della funzione musicale, privilegiando gli aspetti rituali dell’espressione artistica e allontanandosi da qualsiasi accento di natura accademica. Il virtuosismo, che mai toglie enfasi all’espressività lucida e appassionata, è alla base di molti dei lavori di Jolivet e caratterizza in parte anche la scrittura di questo Chant de Linos.
Chiude il concerto monfalconese l’originale versione per flauto della celeberrima Sonata op. 94 di Prokof’ev, monumento della letteratura cameristica novecentesca, che mantiene la grazia virtuosistica e l’energia con cui il compositore aveva affrontato tutto il repertorio cameristico durante i duri anni di pellegrinaggio seguiti all’invasione nazista di Mosca. Costretto insieme ad altri artisti ed intellettuali a rifugiarsi tra il Caucaso e gli Urali, Prokof’ev si dedica a molti dei suoi migliori lavori cameristici, fra cui alcune sonate per pianoforte e questa tanto desiderata sonata per flauto, composta tra il 1942 e il 1943.

Stagione Concertistica 2010-2011

Mercoledì 9 marzo 2011, ore 20:45

Teatro Comunale, Corso del Popolo, 20 - Monfalcone (GO)

Giampaolo Pretto, flauto
Marino Nicolini: pianoforte

eseguono

Julius Rietz, Sonata op. 42
Luciano Berio, Sequenza per flauto solo
Francis Poulenc, Sonata
André Jolivet, Chant de Linos
Sergej Prokof’ev, Sonata op. 94

Biglietti: platea da 16€  a 22 €, galleria da 13 € a 18 €
 
Info:  Biglietteria del Teatro
tel. 0481 790 470