TRIESTE - Dopo il grande successo del Requiem di Verdi, nuovo appuntamento con il repertorio sinfonico organizzato dal Teatro Verdi di Trieste alla Sala Tripcovich: si terrà infatti venerdì 25 febbraio alle ore 20.30 un concerto in cui figurano tre composizioni molto note di Mendelssohn, Mozart e Dvorak.
Il programma si aprirà con l’esecuzione del brano Die Hebriden, Fingalshöhle (Le Ebridi, La grotta di Fingal), Ouverture op. 26 scritta da Felix Mendelssohn fra il 1830 e il 1832 e considerata da Wagner una delle più belle creazioni musicali che possediamo. La composizione trae spunto dal ciclo dei Canti di Ossian (in realtà geniali falsificazioni operate del poeta scozzese James MacPherson) e dalle suggestioni derivate dalle scene marine e paesaggistiche che Mendelssohn vide nel 1829 in occasione di un viaggio in Gran Bretagna comprendente anche una tappa nell’arcipelago scozzese. L’aspetto più affascinante di questa partitura, come rileva il biografo mendelssohniano Eric Werner, è “la sensazione di spazio vuoto e misterioso” in cui l’impressione del mare in movimento è offerta dalla ricchissima modulazione ritmica e colore continuamente mutevole che la contraddistinguono.
Seguirà il Concerto n. 4 in Re maggiore per violino e orchestra K. 218 di Wolfgang Amadeus Mozart, che assieme ad altri quattro per lo stesso strumento, costituisce un gruppo di composizioni scritte dal Salisburghese in breve volgere di tempo, tra aprile e dicembre del 1775. Il concerto si rifà alla scuola italiana di Boccherini a cui il compositore aggiunge il suo inconfondibile estro melodico in particolare nel secondo movimento, l'Andante cantabile, di stile haendeliano che segue l’Allegro iniziale. Il Rondò conclusivo, ricco di cambiamenti di ritmo e tempo, è un movimento dagli interessanti effetti umorisitici e dal richiamo a ritmi di danza, fra cui la “salisburghese” allora molto nota. L’esecuzione vedrà la partecipazione solistica di Stefano Furini, dal 1990 primo violino di “spalla” dell’Orchestra delo Teatro Verdi, ruolo che alterna alla collaborazione con altre orchestre prestigiose anche in veste direttoriale come con i Virtuosi del Verdi di Trieste, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra Sinfonica e la Filarmonica della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra Sinfonica della Lombardia “ G.Cantelli”, la Filarmonica Tito Schipa di Lecce. Intensa anche la sua attività cameristica con molte altre formazioni che spaziano dal trio al settimino, come il gruppo TriesTango con il quale ha inciso diversi CD uno dei quali per la EMI Odeon di Buenos Aires dal titolo Desde since Piazzolla. Suona un violino Andrea Guarneri del 1669.
Nella seconda parte del programma figura la Sinfonia in Mi minore op. 95 (Aus der neuen Welt) Dal Nuovo Mondo celeberrima composizione di Antonín Dvo?ák, eseguita per la prima volta il 16 dicembre 1893 a New York con la New York Philharmonic guidata da Anton Seidl alla Music Hall. Accolta con enorme successo questa sinfonia, che fu modello almeno per un Trentennio tutte le composixzioni sinfioniche negli Stati Uniti, si caratterizza per l’impiego del principio ciclico per cui il tema del primo movimento, un Adagio, Allegro molto, riappare in tutti i movimenti successivi, fino al finale Allegro con fuoco che assume il ruolo di fulcro dell’intera composizione che è una delle architetture musicali più ardite e complesse di Dvo?ák e, allo stesso tempo, più significative del’suo estro per sincerità e freschezza di ispirazione.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, per la prima volta il M° Marcello Mottadelli, dalla Stagione 2008-2009 Direttore Musicale della Cairo Symphony Orchestra. Al Cairo ha anche recntemente debuttato con la Cairo Opera House in Aida presso le piramidi. L’attività operistica, che alterna a quella sinfonica, lo ha visto più volte dirigere a Seoul, in Corea, e in vari paesi europei, oltre alll’Italia, in Germania, Svizzera, in Russia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, ecc.
Stagione Sinfonica 2010-2011
Venerdì 25 febbraio 2011, ore 20:30
Sala de Banfield Tripcovich - TRIESTE
L'Orchestra del Teatro Verdi di Trieste
Marcello Mottadelli, direttore
Stefano Furini, violino
esegue
Felix Mendelssohn, Die Hebriden, Fingalshöhle (Le Ebridi, La grotta di Fingal), Ouverture op. 26
Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto n. 4 in Re maggiore per violino e orchestra K. 218
Antonín Dvo?ák, Sinfonia in Mi minore op. 95 (Aus der neuen Welt) Dal Nuovo Mondo
Info: Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi - Trieste
Tel. 0406722209-223-335