TRIESTE - Venerdì 18 febbraio debutta all Teatro Verdi di Trieste, con repliche fino al 26 febbraio, un capolavoro del repertorio classico Samson et Dalila (Sansone e Dalila) opera lirica in tre atti e quattro quadri su musica di Camille Saint-Saëns.
Nata in origine come oratorio e solo in seguito destinata alla scena ma in questa trasformazione senza nulla perdere della sua sobria grandiosità e della sua potenza espressiva. La storia proviene dal Libro dei Giudici dell’Antico Testamento. Questo titolo, molto rappresentato in tutto il mondo, manca al Verdi dal lontano 1984, quando andò in scena con la partecipazione di Carlo Cossutta che aveva interpretato il ruolo del titolo anche nella precedente edizione del 1982. L’allestimento è una coproduzione internazionale tra Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Teatro Comunale di Bologna, Opera Royal de Wallonie di Liegi, Opera Wroclawska di Wroclaw.
Samson e Dalila è una storia universale, e cioè senza tempo. Nella messa in scena che ci propone il regista polacco Michal Znaniecki, si evidenzia il conflitto fra due culture, tra due gruppi che danno vita ad un incontro-scontro di due modi di vivere molto differenti. Da un lato, la cupezza del tragico destino degli israeliti; dall’altro il variopinto e sensuale mondo dei filistei. E’ un conflitto, pieno di riferimenti simbolici per una storia, in cui è Dalila, la vera eroina nera dell’opera che perde il suo Samson per odio razziale e sete di vendetta. Il regista Znaniecki ci spiega “affronto ogni opera …basandomi solo sul materiale musicale proposto dal compositore facendo spesso finta di non conoscere altre interpretazioni. Come se volesse salvaguardare la purezza dell’ispirazione originale dell’opera aggiunge mi sto rivolgendo al grande repertorio (Trovatore,Turandot, Ernani, Don Giovanni), ma fingendo di non aver mai visto ne ascoltato queste opere. Le voglio scoprire insieme al pubblico…..per potermi sorprendere ancora e scoprire cose che la tradizione ha occultato. …c’è tanto da scoprire semplicemente leggendo la musica”.
Altri artefici della messa in scena sono: Tiziano Santi, che ha creato una costruzione fissa solida ed incombente divisa in due parti: filistei oppressori in alto e ebrei oppressi in basso, Isabelle Comte che ha realizzato i costumi, Aline Nari, le coreografie e Bogumi Palewicz, che è autore delle luci. Lo spettacolo verrà rappresentato in lingua originale con sopratitoli. Il M° Boris Brott, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Verdi, è uno dei direttori d’orchestra canadesi piu celebri al mondo, considerato figura di riferimento nel panorama culturale del suo paese e degli Stati Uniti. Ricordiamo tra le tappe più significative della sua carriera quelle di assistente di Leonard Bernstein all’Orchestra Filarmonica di New York e di direttore musicale e d’orchestra del Royal Ballet del Covent Garden di Londra. La compagnia di canto è formata da Ian Storey e Donwong Shin nel ruolo di Samson, Elena Bocharova e Tiziana Carraro nel ruolo di Dalila, Claudio Sgura in alternanza con Dimitri Platanias in quello del Sommo Sacerdote; Alessandro Spina sarà Abimelech; Federico Lepre, un messaggero. Completano la compagine artistica Alessandro Svab nel ruolo di un vecchio ebreo; Alessandro De Angelis e Dario Giorgelè in quello del primo e del secondo filisteo, l’Orchestra del “Verdi” e il Coro istruito dal M° Alessandro Zuppardo, e il corpo di ballo formato da un gruppo di 14 tersicorei.
Dal 18 al 26 febbraio 2011
18, 22, 23, 24 febbraio, ore 20.30; 19 e 26 febbraio, ore 17:00, 20 febbraio, ore 16:00
Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva 1° novembre - TRIESTE
Samson et Dalila (Sansone e Dalila)
opera lirica in tre atti e quattro quadri su musica di Camille Saint-Saëns
con
Ian Storey e Donwong Shin: Samson
Elena Bocharova e Tiziana Carraro: Dalila
Claudio Sgura e Dimitri Platanias: Sommo Sacerdote
Alessandro Spina: Abimelech
Federico Lepre: un messaggero
e con Alessandro Svab: un vecchio ebreo
Alessandro De Angelis e Dario Giorgelè: primo e secondo filisteo
Orchestra e Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
direttore Boris Brott
Coro istruito dal M° Alessandro Zuppardo
scene di Tiziano Santi
costumi di Isabelle Comte
coreografie di Aline Nari
luci di Bogumi Palewicz
regia di Michal Znaniecki
Info: Biglietteria del Teatro Verdi
Tel.: n. verde 800 090373
0406722111
www.teatroverdi-trieste.com