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New Religion: le nuove opere di Damien Hirst in mostra a Venezia

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[img_assist|nid=6991|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VENEZIA - In concomitanza con la 52. Biennale di Arti Visive di Venezia, giovedì 7 giugno 2007 alle ore 19 presso gli spazi di palazzo Pesaro Papafava, Damiani editore, in collaborazione con la Galleria Michela Rizzo e la Paul Stolper Gallery, presenta New Religion, la mostra degli ultimi lavori di Damien Hirst. In esposizione, circa 30 opere, fra stampe, foto, sculture e installazioni, unitamente a un trittico inedito.
Ancora una volta impegnato nell’analisi del rapporto “vita-morte”, in New Religion Damien Hirst affronta il tema della religione e della medicina attraverso una serie di simboli ricorrenti quali croci, teschi, calici, colombe che si confondono ambiguamente con farmaci e strumenti chirurgici, questi ultimi, vere e proprie icone già note nelle opere precedenti (pill paintings, Medical Cabinets, Pharmacy).
Con una serie di sculture, fotografie e stampe in cui, non[img_assist|nid=6992|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=506] senza provocazione, Hirst plasma una nuova religione che mette insieme scienza ed estetica cristologica, egli prende come riferimento episodi e personaggi del Nuovo e Vecchio Testamento per dare vita a una nuova iconografica attraverso opere che assumono le sembianze di medicinali.
Fra pillole che diventano oggetti di culto e ferite chirurgiche raffigurate come stimmate, la religione da sempre promette un tempo eterno oltre la vita terrena, ma oggi sembra essere la scienza a prolungare “materialmente” la vita, seducendo l’uomo con l’illusoria ricerca di immortalità, la fine del dolore e, in generale, la promessa di salvezza.

Noto al grande pubblico per la serie Natural History (i discussi animali morti conservati sotto formalina), Damien Hirst (1965) sin dagli anni ’90 è l’esponente più conosciuto della Young British Art. Prolifico artista che si muove fra action painting, pop art, installazione, scultura e pittura, ha fatto parlare di sé con opere molto discusse che hanno raggiunto quotazioni da record. Legato al circuito di potenti gallerie londinesi e, in passato, al guru della comunicazione Charles Saatchi, nel 1995 Hirst ha ricevuto l’importante Turner Prize. Nel 2005 gli è stata dedicata un’ampia retrospettiva al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il catalogo della mostra, pubblicato da Damiani editore, include un’intervista a Damien Hirst curata dal giornalista Sean O’Hagan.

[img_assist|nid=6994|title=|desc=|link=none|align=left|width=428|height=640] Dall'8 giugno al 4 agosto 2007

Palazzo Pesaro Papafava, Cannaregio 3764 - VENEZIA

Damien Hirst - New Religion

A cura di Valerio Dehò

conferenza stampa di presentazione giovedì 7 giugno, alle ore 12.00

Vernissage: giovedì 7 giugno, ore 19.00, su invito

Orario: 10-12.30/16-19, chiuso il mercoledì mattina e martedì 26 giugno tutto il giorno

info: tel. 3355443326

www.damianieditore.com

Le immagini:

Nella miniatura: Damien Hirst, The Fate of Man (particolare), 2005, argento, 152 x 127 x 203 mm, edizione di 25, © Damien Hirst.

In alto a destra: Damien Hirst, The Fate of Man, 2005, argento, 152 x 127 x 203 mm, edizione di 25, © Damien Hirst.

Sopra a sinistra: Damien Hirst, The Soul on Jacob’s Ladder, 2005, serigrafia su somerset satin 410 gr, 1000 X 667 mm, edizione di 55, firmate e numerate, © Damien Hirst.