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Oriente e Occidente s'incontrano a Badoere con la Preghiera al petrolio di Dania Zanotto

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[img_assist|nid=13303|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Badoere di Morgano (TV) - S'intitola Tributo all’Occidente e al Medio Oriente. Preghiera al petrolio la personale di Dania Zanotto ospitata nell'ex chiesetta di Sant'Antonio a Badoere di Morgano (Treviso) dal 31 maggio al 15 giugno 2008.

La mostra è il secondo tassello dell’edizione 2008 di Phada Murgania, rassegna  d'arte curata da Carlo Sala, che vede tre artisti contemporanei impegnati in un profondo dialogo con la location storica, attraverso un percorso espositivo che vuole creare suggestioni, contrasti e sinergie tra i loro lavori e gli spazi settecenteschi della chiesa. L’ultima mostra che concluderà il progetto espositivo 2008, è la personale di Emilio Pian (dal 20 settembre al 5 ottobre).

Una mostra dall'alto impatto emotivo quella della Zanotto, che spiazza il visitatore attraverso elementi avvolti da una aura misteriosa. Una trascendenza che va al di là di un credo religioso o dogma specifico, portando ad una spiritualità insita in tutti i popoli. Nella nuova installazione, proposta in anteprima a Badoere, sono riassunti tutti i temi della ricerca dell’autrice: l’antropologia del simbolo, gli archetipi e le memorie, sedimentati dalla storia e dalla tradizione. Allo stesso tempo questo lavoro è un vero punto di svolta per la Zanotto, che abbraccia nuove logiche costruttive mutando il suo modo di operare a livello scultoreo. Nell’opera è percepibile il sacro rigore del simulacro-medium,  in questo caso una veste in pelle di capra a sei braccia. Un rimando all’idea di crocefisso, simbolo religioso dell’Occidente in questa situazione, deformato come presenza di una creatura violenta e dissonante. Poi una serie di elementi a terra, dei tappeti scolpiti con derivati del petrolio, che rimandano alla preghiera musulmana. Nelle lunette della chiesa si fronteggiano due copricapi utilizzati durante i riti religiosi, uno di fattezze ottomane, l’altro occidentali, mentre nell’altare sono presenti 10 paia di scarpe-insetto islamiche.Iconograficamente, a livello metaforico, è messo in atto il sordo e lontano rimbombo di uno scontro di culture che ancora, barbaramente, si ripete. La materia rievoca il dibattito contemporaneo che coinvolge Occidente e Medio Oriente alla cui base, secondo l’autrice, sta il petrolio, causa e simbolo dell’acutizzarsi degli estremismi religiosi.La Zanotto ragiona sull’integralismo e sulle responsabilità degli stessi paesi occidentali che con le loro politiche, talvolta sbagliate, hanno ottenuto il risultato di fomentare questi moti violenti. Ne nasce un’opera d’arte che vuole portare il fruitore a interrogarsi nuovamente sulla possibilità di un dialogo tra Oriente e Occidente. Il tentativo di mettere in atto una relazione fondata sul rispetto dei valori, delle tradizioni, delle leggi e delle consuetudini sociali. Un confine condiviso e invalicabile, al cui interno sia possibile la coesistenza di pluralità religiose e linguistiche e il rispetto dei valori come unica base. Se questo equilibrio viene a mancare, si assiste ad una sorte di “schizofrenia identitaria”, che mettere una contro l’altra le varie istanze religiose e culturali. Una serie di riflessioni, a tratti dolorose, che Dania Zanotto ha saputo interpretare in modo fortemente evocativo, tramite un’oggettualità carica di riferimenti simbolici. Contrasto, ma anche incontro tra iconografie figlie di culture[img_assist|nid=13304|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=619] differenti, che contestualizzate all’interno della chiesa sconsacrata acquistano un pathos potente e un’emozionalità diretta.  Dania Zanotto nasce a Treviso nel 1975. Frequenta il corso di Pittura  all’Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi con la tesi Marginalità, Carnevale, Musica grottesca nel Medioevo.  Nel 2000 partecipa alla 83.ma Collettiva presso la Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia ed a Markers, an outdoor banner event  in occasione della Biennale di Venezia nel 2001. Nel 2003 viene selezionata per il Premio Cairo Communication presso il Palazzo della Permanente a Milano. In seguito iniziano le collaborazioni con le Gallerie, tra le quali Guidi & Schoen (Genova) e Spirale Arte (Pietrasanta). L’anno successivo è inserita da Maurizio Sciaccaluga nell’esposizione Medioevo prossimo venturo  presso Palazzo Pretorio a Certaldo. Atelier aperti/Work in progress, con il patrocinio della Biennale di Venezia, esposizione tenutasi al Fondaco Marcello nel 2005 e Tangenze arte/moda a Villa Vecelli Cavriani, Mozzecane (Verona), segnano con più evidenza l’interesse per il mondo della moda e della sperimentazione materica. Partecipa all’ Art(verona/ l’Arte e i suoi percorsi nel 2006, anno della personale presso la Galleria Santa Marta di Milano, della V Biennale d’arte Postumia Giovani/ Camerae pictae, presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea a Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) e di Open 2006. Esposizione Internazionale di sculture ed installazioni, in occasione del Festival del Cinema al Lido di Venezia. Nel 2007, Storia, immaginazione, verità e leggenda è la Personale curata da Carlo Sala e tenutasi presso la Galleria Polin Contemporanea. Le principali collettive del 2008 sono la Biennale Italia (Caserta), la Fiera Internazionale d’Arte (Palazzo dei Congressi, Roma). Le prossime esposizioni:  Á travers  l’immateriel-Omaggio a Yves Klein, ed  Ergo Iperbolico, si terranno  a Lugano, presso  la Mya Lurgo Gallery. L’artista vive e lavora a Brescia  

Phada Murgania 2008, Rassegna d'arte contemporanea 

Dal 31 maggio al 15 giugno 2008 

Ex Chiesetta Sant'Antonio – piazza Indipendenza, Badoere di Morgano (TV)

Dania Zanotto - Tributo all’Occidente e al Medio Oriente. Preghiera al petrolio

Vernissage: sabato 31 maggio 2008, alle ore 18:00

Orario: sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19   

Ingresso libero      

Info: tel. 3479479508 - 339/3052983

www.prolocomorgano.it