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Parte l’era digitale a Cinemazero con Il matrimonio è un affare di famiglia

PORDENONE - Si apre una nuova era: prenderanno il via venerdì 18 aprile nella SalaGrande di Cinemazero all’Aula Magna Centro Studi di Pordenone le proiezioni in digitale e si partirà con il piccolo grande film Il matrimonio è un affare di famiglia di Cherie Nowlan con Brenda Blethyn, già apprezzata in L’erba di Grace e Little Miss Sunshine.

La proiezione dalla qualità altissima viene effettuata con proiettori HD della SIM2 che nulla hanno da invidiare alle proiezioni su pellicola. Una piccola e silenziosa rivoluzione che aprirà nuovi orizzonti rispetto alla fruizione della sala cinematografica. Un evento da non mancare. Il film narra la storia di Jean Dwight (una bravissima Brenda Blethyn) che in passato è stata sul punto d  diventare famosa come stand up comedian. Il matrimonio con un cantante e la nascita di due figli (uno dei quali affetto da handicap) hanno interrotto il suo percorso di artista. Ora lavora come cuoca, ha divorziato e si esibisce in locali di seconda categoria. La sua vita potrebbe scorrere in una malinconica tranquillità se non fosse che il figlio adolescente Tim, che si guadagna da vivere facendo traslochi, conosce proprio nel corso di uno di questi conosce Jill della quale si innamora ricambiato con un’intensità (anche dal punto di vista sessuale) che lo imbarazza. Anche perché Jean non riesce a non intromettersi nella sua vita amorosa rischiando in più di un’occasione di provocare una rottura tra i due ragazzi. Dopo che avrà conosciuto la possibile futura nuora la situazione si farà ancora più complessa ... All'inizio Clubland (titolo originale) potrebbe sembrare l'ennesimo film sull'artista frustrata con un grande avvenire dietro le spalle, un personaggio che abbiamo incontrato più volte sullo schermo. Invece non è così perché non solo la grandezza di Brenda Blethyn è capace di infondere nel ruolo una originalità inattesa ma anche perché la sceneggiatura, scritta da un veterano come Keith Thompson, si muove su piani diversi ed è in grado di farci aderire ad ognuno di essi. Perché non possiamo non simpatizzare con Tim che si trova nel difficile ruolo di figlio di una madre che ha riversato su di lui e sul fratello tutto il suo pervasivo affetto.
Tim si trova nella fase della vita in cui ormoni e cuore fondono le forze e Jill, la ragazza che ha la fortuna di incontrare, è partecipe su entrambi i versanti e, come spesso accade, più matura di lui e quindi non disposta ad accettare l’invadenza di Jean. Ma della vita della famiglia è parte integrante ed integrata anche Mark il cui handicap non gli impedisce di essere attento ai sussulti che scuotono la vita di chi gli sta intorno. Quando anche lui esplicita il bisogno di un’affettività che trascenda quella materna per Jean si presenta un ulteriore elemento di crisi. Tutto questo è raccontato con una leggerezza e, al contempo, una profondità di descrizione delle psicologie che sono capaci di toccare la testa e il cuore. Il matrimonio è un affare di famiglia non è un blockbuster ma di sicuro è un piccolo grande film che ha già vinto il premio del pubblico al Sundance Film Festival.