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Roméo et Juliette, il capolavoro shakespeariano con le musiche di Gounod al Verdi di Trieste

Opera
[img_assist|nid=26781|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Dal 18 febbraio il Verdi di Trieste mette in  scena Roméo et Juliette opera in cinque atti su musica di Charles Gounod, considerata il traguardo della trasposizione nel mondo lirico del capolavoro shakespeariano che  ha ispirato una lunghissima  serie di opere d’arte di ogni genere. Roméo et Juliette sarà rappresentata in lingua originale con sopratitoli  in un nuovo allestimento  realizzato in coproduzione con La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona nell’ambito  della stretta collaborazione tra le Fondazioni liriche del Nord Est.  I tre teatri hanno affidato questa edizione  dell’opera al giovane regista Damiano Michieletto, (oggi tra i più richiesti nel panorama internazionale),  che si è avvalso della collaborazione dello scenografo Paolo Fantin, della costumista  Carla Teti e del light designer  Fabio Barettin. Lo spettacolo,  che sarà ripreso da RAITRE per Prima della Prima, la trasmissione di Rosaria Bronzetti dedicata all’Opera, ha suscitato molto interesse e curiosità al suo debutto sul palcoscenico della Fenice di Venezia nell’ aprile 2009 e non mancherà di stimolare  il pubblico triestino a cui il Verdi, questa volta, richiede di confrontarsi con uno spettacolo decisamente originale, anticonvenzionale e giovanilista la cui regia non lascia indifferenti. Vincitore nel 2008 del Premio Abbiati e già artefice a Trieste dell’allestimento del “Paese del Sorriso”, Damiano Michieletto in Romeo et Juliette ha trasferito la vicenda dei due giovani amanti, ispirandosi tra l’altro  al film di Baz Luhrmann e al musical West Side Story di Leonard Bernstein, ai nostri giorni,  in un’ambientazione  assolutamente originale.  Il regista fa iniziare il dramma shakespeariano con la festa di compleanno di Juliette  nell’atmosfera psichedelica di una moderna discoteca dove i due giovani scoprono la dimensione spirituale dell’amore in mezzo ai comportamenti sfrenati dei coetanei. Tutta la vicenda  delle due bande dei Montecchi e dei Capuleti. si svolge infatti [img_assist|nid=26782|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] in un impianto scenico  costituito dal  piatto di un giradischi su cui gira un long playing; Il pick up  del giradischi  è il  balcone di Juliette; i momenti d’intimità della giovane coppia di amanti sono vissuti in uno dei due padiglioni di una cuffia da deejay appoggiata sul piatto; questo stesso padiglione, alla fine, è anche il catafalco di Juliette che muore trafiggendosi con la puntina. Una lettura registica quella di Damiano Michieletto che vuole mettere in risalto l’universalità e l’atemporalità  del dramma di Giulietta e Romeo ed evidenziare il dramma dell’incomprensione e dell’ intolleranza, prima ancora che il dramma d’amore. Le tematiche e l’ambientazione contemporanea possono favorire  l’incontro tra le generazioni più giovani e il mondo dell’opera.  A questo scopo, nel progetto della  messa in scena di Romeo et Juliette al “Verdi” figurano diverse iniziative collaterali:  oltre alla prolusione all’opera che sarà  curata dal critico musicale Danilo Profumo e che si terrà mercoledì 17 febbraio alle ore 18 nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi, sono stati organizzati altri appuntamenti dedicati al pubblico più giovane, come gli  incontri con il regista, le prove di scena aperte e altri  percorsi didattici studiati ad hoc per gli studenti dell’Università, del Conservatorio Tartini e delle Scuole medie superiori che assisteranno anche a una prova generale a loro  interamente riservata. L’obiettivo di questo percorso è  quello di incoraggiare i giovani, che ancora non lo conoscono, a prendere un po’ di confidenza con il repertorio musicale classico e con lo spettacolo operistico.Sotto il profilo musicale, l’opera di Gounod è un racconto di  straordinaria tensione  lirica;  in esso trovano spazio brani di memorabile intensità che culminano in quattro duetti d’amore, caso unico nella storia dell’opera, di intenso lirismo. Ma anche la ballata della regina Mab cantata da Mercutio e la grande scena dello scontro tra le due famiglie rivali dei Capuleti e dei Montecchi sono pagine intense e drammatiche. L’interpretazione artistica è affidata ad una giovane compagnia di canto che vede  nei ruoli protagonisti Silvia Dalla Benetta e Manuela Bisceglie  (Juliette),  Antonino Siragusa  e  Jean-Francois Borras (Romeo) che si alterneranno nel corso delle recite. Come  pure Elena Belfiore e Alessia Nadin (Stephano),  Giovanni Battista Parodi e Alessandro Svab (Frate Laurent). Nel cast anche  Massimiliano Gagliardo (Mercutio), Hans Ever Mogollòn, Chiara Fracasso, Nicolò Ceriani, Alessandro Svab, Manrico Signorini, Dax Velenich, Massimo Marsi, Armando Badia e Giuliano Pelizon. Lo spettacolo.  a cui partecipa anche il Corpo di ballo del Teatro Verdi, vedrà riunite  sotto la direzione del M°  Julian Kovatchev l’ Orchestra del “Verdi”, la Compagnia di canto, e il Coro preparato dal M° Alessandro Zuppardo. Dal 18 al 27  febbraio 2010 Giovedì 18 febbraio, ore 20.30; venerdì 19 febbraio ore 20.30; sabato 20 febbraio, ore 16:00; domenica 21 febbraio, ore 16:00;, martedì 23 febbraio, ore 20.30; giovedì 25 febbraio, ore 20.30; sabato 27 febbraio, ore 17.00; Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva III Novembre, 1 – TRIESTE Roméo et Juliette   opera in cinque atti su musica di Charles Gounod,   messa in scena di Damiano Michieletto   con Silvia Dalla Benetta e Manuela Bisceglie: Juliette Antonino Siragusa  e  Jean-Francois Borras: Romeo Elena Belfiore e Alessia Nadin: Stephano) Giovanni Battista Parodi e Alessandro Svab: Frate Laurent Massimiliano Gagliardo: Mercutio Hans Ever Mogollòn, Chiara Fracasso, Nicolò Ceriani, Alessandro Svab, Manrico Signorini, Dax Velenich, Massimo Marsi, Armando Badia e Giuliano Pelizon.   Corpo di ballo del Teatro Verdi   Orchestra del Teatro Verdi diretta dal M°  Julian Kovatchev  Compagnia di canto Coro preparato dal M° Alessandro Zuppardo Info: Biglietteria del Teatro Verdi   tel. 040/6722298-299-307 n. verde 800090373   www.teatroverdi-trieste.com   Foto di F. Parenzan