UDINE - Debutta venerdì 1° luglio sul piazzale del Castello in esclusiva per UdinEstate 2011, La cotogna di Istanbul, una mise en espace di Paolo Rumiz che si avvale dell’interpretazione dello stesso autore e dell’attore e drammaturgo Moni Ovadia, accompagnati dalle musiche dal vivo di Alfredo Lacosegliaz.
La gialla cotogna di Istanbul è anche il titolo di una canzone della tradizione slava con la quale la protagonista Masha, una bellissima donna di Sarajevo, incanta e fa perdutamente innamorare l’ingegnere austriaco Max. La loro è una storia d’amore, assoluta e assolutizzante e, al tempo stesso, uno straordinario viaggio nel tempo e nella memoria nel cuore di un’Europa che non c’è più. Nel libro come nel racconto, La cotogna di Istanbul, ballata per tre uomini e una donna nasce da una vicenda vera, quella di una bosniaca che è venuta a morire a Trieste e alla quale l’autore ho voluto bene.
Mi ha cantato – ricorda Rumiz – la canzone della cotogna di Istanbul, che narra una vicenda accaduta realmente dopo la morte di lei. C’è un gioco di incastro per cui la storia ne include un’altra e, a sua volta, un’altra ancora, in una narrazione che, nello sviluppo della trama, diventa quasi epica.
Sul palco insieme con lo scrittore triestino, anche Moni Ovadia, che si è detto entusiasta del testo. Un’operazione letteraria – spiega Ovadia – che impone nuove, meno scontate e xenofobe considerazioni sul mondo balcanico, le cui tragedie sono state liquidate troppo spesso come risultanza di conflitti etnici. Rumiz trasporta lo spettatore in quei luoghi lontani, per lunghi anni teatro di guerra, per farlo entrare in un mondo superbo e sconosciuto, fuori dagli itinerari turistici. Le sue parole – prosegue Ovadia – sono accese dal cammino di un amore che si scatena sul limitare della morte per una donna dal cui corpo superfluisce bellezza e sensualità intrisa di vita, di terra. Max, austriaco mitteleuropeo con vocazione slava e inesorabilmente turca, la ama fino a perdersi nell'epos di quell'amore. Sapranno amarsi i due, anche dopo la morte, la cui certezza sola da pregnanza al vivere?.
Ad accompagnare con musiche e canzoni tutta la narrazione saranno il musicista e compositore triestino Alfredo Lacosegliaz, la cantante Ornella Serafini, la violinista Cristina Verità, il clarinettista Daniele Furlan e, ai plettri e percussioni, Alessandro Ipavec.
UdinEstate 2011
Venerdì 1° luglio 2011, ore 21:00
A causa delle avverse previsioni meteo annunciate per questa sera, venerdì 1° luglio, lo spettacolo con Moni Ovadia e Paolo Rumiz, originariamente previsto in castello, viene spostato al Teatro Palamostre di Udine.
Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21 - UDINE
La cotogna di Istanbul, ballata per tre uomini e una donna
con Moni Ovadia e Paolo Rumiz
musiche dal vivo di Alfredo Lacosegliaz
eseguite da Ornella Serafini: voce
Cristina Verità: violino
Daniele Furlan: clarinetto
Alessandro Ipavec: plettri e percussioni
In caso di pioggia lo spettacolo sarà spostato al Teatro Palamostre
Biglietti: in prevendita presso l’ERT, Ente Regionale Teatrale del FVG in via Marco Volpe (tel. 0432 224211) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. E' possibile acquistare i biglietti anche presso l’Angolo della musica di via Aquileia a Udine e sul circuito Azalea www.azalea.it. La sera dello spettacolo sarà attiva anche una biglietteria sul plateatico di piazza Libertà (ingresso verso il castello) o, in caso di pioggia, al Palamostre.
Info: Puntoinforma
tel. 0432414717