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Mumble Mumble ovvero confessioni di un orfano d’arte alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti

Foyer

TRIESTE - Che accadrà nel silenzio dei camerini, proprio nel momento magico che precede l’entrata in scena? Il pubblico, quello degli appassionati di teatro, di certo se lo chiede con molta curiosità…

Ci sarà una speciale concentrazione? Davvero l’attore inizierà già lì a immedesimarsi con il suo personaggio? O magari è rilassato e chiacchiera con i colleghi? O concede di corsa le ultime interviste?
Certo è che quel breve lasso d’attesa è sempre carico di tensioni. E non è affatto da escludere che – come immagina Emanuele Salce nel suo Mumble Mumble in scena alla Sala Bartoli del Teatro Stabile regionale da martedì 28 febbraio a domenica 4 marzo – un attore possa usare proprio quella strana dimensione d’attesa per rimuginare su sé stesso, sul proprio passato, sulla società a cui il suo lavoro si rivolge…

Ci vuole l’opportunità di esser figlio d’arte di due padri
– quello naturale, Luciano Salce e quello addottivo, Vittorio Gassman – che hanno lasciato un segno nello spettacolo italiano. Ci vuole un misto di grazia e faccia tosta nel volgere in racconto i due-funerali-due per la scomparsa di entrambi. E ci vuole sense of humor (venato di grottesco nostrano) che discende dal filone britannico dell’Evelyn Waugh de Il caro estinto o dell’Alan Bennet de La cerimonia del massaggio...

Nella sua lusinghiera recensione a Mumble Mumble, sulle colonne de “La Repubblica”, Rodolfo Di Giammarco condensa così gli “ingredienti” di uno spettacolo coraggioso e divertente, firmato e interpretato da Emanuele Salce. L’attore, che per la drammaturgia è affiancato da Andrea Pergolari e in scena conta sul contraltare gustoso di Paolo Giommarelli (un personaggio-spettatore ora complice, ora provocatore), in questa piéce porta in scena se stesso. Un attore che in una pausa delle prove, chiuso in camerino, si trova a fare i conti con la propria realtà, l’essere attore e uomo, funzione di una società che gli sfugge e identità ricercata e mai trovata. Lo fa fra voragini di serietà e voli di ironia, conciliando le pagine di Dostoevskij agli europei di calcio, i cerimoniali funebri paterni all’effetto di una meravigliosa bionda australiana o a quello di un dannato flacone di medicinale... Eros e Thanatos, drammatico e grottesco per raccontare e ridere di sogni incubi e ossessioni di un validissimo attore.

C’è un valore catartico e affettivo» spiega l’attore rispetto questa sua idea. «Questa volta lo faccio per me, attraverso i miei padri e non per i miei padri. Lo faccio ironizzando anche sulla condizione generalista di “figlio d’arte”, senza prendersi sul serio ma senza svilirsi inutilmente, senza voler essere banali, senza voler essere retorici, ma comunque e sempre autocritici.

Mumble Mumble ovvero confessioni di un orfano d’arte replica alla Sala Bartoli dal 28 febbraio al 4 marzo nell’ambito del cartellone altripercorsi con Emanuele Salce protagonista, affiancato da Paolo Giommarelli e scritto dallo stesso Salce con Andrea Pergolari. Lo spettacolo è prodotto da Società per Attori. Le recite sono tutte serali con inizio alle ore 21 tranne la domenica, quando lo spettacolo è pomeridiano (alle ore 17).

Stagione Teatrale 2011-2012

Dal 28 febbraio al 4 marzo 2012
Martedì 28, mercoledì 29 febbraio 2011, giovedì 1°, venerdì 2 e sabato 3 marzo 2011, ore 21:00. Domenica 4 marzo 2012, ore 17:00

Sala Bartoli del Politeama Rossetti, V.le XX Settembre, 45 - TRIESTE

Mumble Mumble ovvero confessioni di un orfano d'arte
di Emanuele Salce e Andrea Pergolari
con Emanuele Salce e Paolo Giommarelli
Una produzione Società per attori
biglietti:Interi € 19.00, ridotti € 16.00

Info: Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
Tel. 040 3593511
info@ilrossetti.it
www.ilrossetti.it