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Udine Anni Cinquanta. Una cronaca in bianco e nero. Sul castello la città illustrata in 100 immagini studi Pignat e Brisighelli

UDINE - Si apre giovedì 3 luglio alle ore 18 nel Castello di Udine l’esposizione Udine Anni Cinquanta. Una cronaca in bianco e nero che si protrarrà fino al 21 agosto anche nella Casa della Confraternita (aperta con orario dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, chiuso la domenica pomeriggio e il lunedì). Le fotografie appartengono alla Fototeca e al Museo friulano della fotografia dei Civici Musei.

Le oltre 100 fotografie, a firma soprattutto dello Studio Pignat e dello Studio Brisighelli, illustrano la vita della città attraverso i cambiamenti architettonici e urbanistici, le prime industrie e i nuovi servizi, gli avvenimenti e la vita quotidiana, una storia minore impreziosita da eventi culturali e da presenze illustri, in un periodo contrassegnato da uno straordinario processo di rinnovamento, innescato dalla crescita economica dell’Italia uscita dalla miseria del dopoguerra. Le immagini, in quanto parte di un patrimonio funzionale alla documentazione di tipo museale raccolta con determinati criteri e motivazioni, non sono esaustive di tutti gli aspetti e luoghi in cui si svolgeva la vita cittadina degli anni ‘50, ma nei piccoli nuclei tematici in cui si articola il percorso espositivo riescono a rendere a campione un’idea del periodo considerato, l’atmosfera vitale di rinnovamento e progresso e gli inizi di un miglioramento del tenore di vita che partono dal cambiamento introdotto nel volto della città (purtroppo anche a prezzo di qualche inopportuna distruzione). 

“La copertina – spiega il conservatore Donazzolo Cristante – è stata dedicata al ritrovo più singolare, il Mokambo Club, dancing all’ultimo piano del primo grattacielo della città, dieci piani affacciati su piazza XX Settembre e sulla nuova via del Gelso, ritenendolo un po’ emblematico del periodo. Anche perché il palazzo comprendeva la galleria con il cinema-teatro Astra e un grande negozio e magazzino di macchine mangiasoldi per giochi amerikani importati, come ci ha raccontato Luciano Provini definendolo «la miccia del primo boom economico»”. L’”udinesità” si legge ancora in certe immagini. “È il caso – sottolinea Donazzolo Cristante - del negozio Cavazzini di via Savorgnana, con la spettacolare esposizione dei cosiddetti scampoli (“avanzi” di una pezza di tessuto), o di piazzale Cavedalis, in cui convivono la tradizione, con la “Trattoria Alle Due Palme”, dove chi amava le bocce poteva ancora giocare all’ombra delle palme piantate da due reduci della guerra di Libia, e il nuovo, ovvero il complesso dell’ Istituto Tecnico “A. Zanon” sorto nel 1956”.

Il catalogo è curato dal conservatore Cristina Donazzolo Cristante e da Alvise Rampini dell’Istituto regionale di promozione e animazione culturale (Irpac) in collaborazione con la Regione e la Fondazione Crup.  

Dal 3 luglio al 21 agosto 2008 

Casa della Confraternita e Castello - UDINE  

Udine Anni Cinquanta. Una cronaca in bianco e nero 

Vernissage: giovedì 3 luglio, alle ore 18:00  

Orario: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, chiuso la domenica pomeriggio e il lunedì