[img_assist|nid=4310|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=86]Da poche ore si è conclusa la cerimonia di consegna dei premi Oscar 2006 al Kodak Theatre di Los Angeles (www.oscar.com). L’appuntamento è il più atteso dell’anno per il jet set cinematografico mondiale, un evento glamour chic che, ammettiamolo, contagia anche noi poveri provinciali. Tappeti rossi, star e starlette, sbrilluccicose statuette placate in oro, fanno la gioia degli occhi e danno alla serata, anno dopo anno da quel lontano 1929, un valore mediatico-commerciale immenso.
Trenta secondi di pubblicità venduti a oltre un milione e mezzo di dollari, film che incrementano il loro successo con nuove proiezioni, personaggi che aumentano la loro fama anche solo per un dettaglio dell’ultimo Versace indossato; e poi feste, scandali, coppie, novità, bla, bla, bla…
La serata (mattina di oggi in Italia) ha visto il trionfo, previstissimo almeno in sede di premiazione per la regia, visto che le altre sei volte gli era andata buca, dell’italo-americano Martin Scorsese che, finalmente, con questo premio ha avuto una sorta di riconoscimento alla sua immensa carriera di geniale film-maker. Per lui e il suo The Departed (invitato con lungimiranza alla prima Festa del Cinema di Roma lo scorso ottobre) quattro statuette che hanno messo in un cantone gli altri seri contendenti e veri sconfitti della serata: Eastwood con Letters from Iwo Jima e Iñarritu con Babel su tutti.
Durante la premiazione il Bel Paese ha fatto un figurone,[img_assist|nid=4311|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=425] mettendo in evidenza la fucina di talenti che vi si sviluppano e vi gravitano: l’Oscar alla costumista Milena Canonero (per i magnifici costumi di Maria Antonietta della Coppola) e quello alla carriera ricevuto dall’immenso Ennio Morricone (in lacrime) hanno dato alla serata un forte imprinting tricolore (non va dimenticata la nomination ai make-up artists di Apocalypto e l’enorme successo di Muccino). Le vere sorprese della serata, comunque ricca di emozioni, sono state poche e hanno riguardato soprattutto l’ottima risposta al messicano Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro (3 premi) e l’Oscar mancato a Cars per il miglior film d’animazione.
Ora, calato il sipario su questa 79^ edizione, dovremmo attendere un altro anno per rifarci gli occhi e festeggiare l’ottuagenario zio Oscar, consci però che l’attesa sarà più sopportabile grazie a Cannes, Venezia, Roma e a tutte le altre manifestazioni che metteranno in risalto la bellezza della settima arte, in tutte le sue forme.
L'elenco dei vincitori:
Miglior Film: The Departed
Attore protagonista: Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia
Attrice protagonista: Helen Mirren per The Queen
Attore non protagonista: Alan Arkin per Little Miss Sunshine
Attrice non protagonista: Jennifer Hudson per Dreamgirls
Regista: Martin Scorsese per The Departed
Film straniero: The Lives of Others - Germania
Regia di Florian Henckel von Donnesmarck
Film d'animazione: Happy Feet - George Miller
Sceneggiatura non originale: The Departed
William Monahan
Sceneggiatura originale: Little Miss Sunshine
Michael Arndt
Scenografia: Il labirinto del fauno
Art Direction: Eugenio Caballero. Set Decoration: Pilar Revuelta
Fotografia: Il labirinto del fauno - Guillermo Navarro
Costumi: Marie Antoinette - Milena Canonero
Montaggio: The Departed - Thelma Schoonmaker
Trucco: Il labirinto del fauno - David Marti e Montse Ribe
Colonna sonora: Babel - Gustavo Santaolalla
Canzone originale: I Need to Wake Up da Una scomoda verità
Parole e musica di Melissa Etheridge
Montaggio sonoro: Flags of Our Fathers
Alan Robert Murray e Bub Asman
Missaggio sonoro: Dreamgirls
Michael Minkler, Bob Beemer e Willie Burton
Effetti speciali: Pirati dei Caraibi: la maledizione del forziere fantasma
John Knoll, Hal Hickel, Charles Gibson e Allen Hall
Documentario: Una scomoda verità
Regia di Davis Guggenheim
Documentario (corto): The Blood of Yingzhou District
Regia di Ruby Yang e Thomas Lennon
Cortometraggio animato: The Danish Poet
Regia di Torill Kove
Cortometraggio: West Bank Story
Regia di Ari Sandel
Oscar alla carriera: Ennio Morricone