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"Centralismo e regionalismo", Raffaele Romanelli all'Università di Trento

Uni TN
Venerdì 1 aprile, ore 17.30 - Facoltà di Sociologia - Aula Kessler

 TRENTO - "Già nel corso dell'unificazione politica del paese si posa il problema dell'assetto amministrativo da dare al nuovo regno: fortemente decentrato, unitario, federale?

Durante la lezione saranno esposti il significato e le implicazioni delle varie opzioni, e si illustreranno i motivi per i quali una classe dirigente largamente concorde sulla necessità di garantire ampie autonomie locali sul modello inglese scelse invece un assetto accentrato secondo il modello francese. Esiste una fase ben precisa nella quale la scelta fu imposta dall'evolversi dei fatti; in particolare, fu l'annessione del Mezzogiorno a mutare i piani dei cavouriani. Ma la tensione tra inclinazioni culturali e politiche favorevoli alle autonomie e le "emergenze" che forzarono la mano in senso dirigistico costituiscono un tratto basilare e duraturo della costituzione materiale italiana, che si ritrova nell'età crispina e in quella giolittiana e si ripresenta in altre forme nell'età repubblicana. Solo le riforme di fine '900 e inizi 2000 sembrano aver mutato i termini della questione, che si presenta oggi come dibattito sul federalismo, ed è tutt'ora irrisolta". (Raffaele Romanelli)

RAFFAELE ROMANELLI
Professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università "La Sapienza" di Roma, dopo avere insegnato fra l'altro all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole. 
È stato presidente della Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea). È studioso di storia amministrativa e delle istituzioni dell'Italia unita. 
Fra le sue principali pubblicazioni: L'Italia liberale (1861-1900), Bologna, Il Mulino, 1979; Il comando impossibile. Stato e società nell'Italia liberale, Bologna, Mulino,1988; Sulle carte interminate. Un ceto di impiegati tra privato e pubblico. I segretari comunali in Italia, 1860-1915, Bologna, Il Mulino, 1989.

IL CICLO
In occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, la Fondazione Museo storico del Trentino e l'Università degli Studi di Trento promuovono una serie di iniziative volte ad offrire una ricostruzione del Risorgimento e della complessa storia dell'Italia unita. Il programma prevede alcune lezioni pubbliche tenute da storici di alto profilo nazionale, nelle quali si intende coniugare il rigore scientifico e la capacità di alta divulgazione.
Le lezioni sono distinte in due cicli. Il primo è dedicato alla ricostruzione di alcuni nodi del Risorgimento: i fermenti patriottici e la partecipazione delle classi popolari al processo di unificazione da un lato, la collocazione del processo risorgimentale nel contesto delle relazioni internazionali dall'altro. Il secondo affronta alcuni dei grandi temi "strutturali" della storia dell'Italia unita, scelti per la loro cruciale incidenza sulla storia dell'Italia unita, che si ripercuote fino ai giorni nostri.
Gli incontri si tengono presso l'Aula Kessler della Facoltà di Sociologia, in via Verdi 26 a Trento con inizio alle ore 17.30.

Maggiori informazioni e programma degli incontri su: http://events.unitn.it/150anniunitaitalia
oppure: http://www.museostorico.it/index.php/it/Il-Museo/Appuntamenti/2011/I-centocinquant-anni-dell-Unita-d-Italia.-Lezioni-pubbliche