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Nutrizione, metabolismo e diabete nel bambino: l'impegno dell'ateneo scaligero

Uni VR
Convegno il 9 e il 10 settembre al Policlinico Rossi

 VERONA - I disturbi alimentari non sono una cosa solo da adulti. In questi ultimi anni sono aumentati i casi di piccoli con disagi legati alla dieta e si inizia a parlare di bulimia anche tra bambini e bambine.

Di questo e delle altre problematiche legate all’alimentazione si parlerà nella quarta edizione del congresso internazionale “Nutrizione, metabolismo e diabete nel bambino e nell’adolescente” che si terrà al Policlinico Rossi il 9 e il 10 settembre.

 Nel corso delle due giornate verranno presentate le principali novità nel trattamento dell’obesità e delle sue complicanze, con particolare attenzione al ruolo della nutrizione sin dalla nascita. Verrà analizzato in dettaglio il rapporto tra nutrizione, ormoni e accrescimento, concentrandosi sul bambino che mangia poco o è sottopeso o alla diagnosi differenziale delle obesità secondarie. Si affronterà la tematica emergente dei disturbi del comportamento alimentare, in particolare della bulimia e infine si affronterà  un focus su fibre e vegetali ed il loro ruolo di primo piano nell’intervento di educazione nutrizionale. Sarà poi riservato uno spazio per trattare altre due tematiche strettamente legate all’argomento precipuo del convegno: il disagio psicologico e l’alimentazione vegetariana, in costante aumento tra la popolazione. Una dieta base di alimenti di origine vegetale offre infatti numerosi benefici, anche per i più piccoli, purché lo stato nutrizionale venga costantemente monitorato dal pediatra.

Nei più piccoli sempre più diffusi sono diabete e sovrappeso. In Italia, a 10 anni un bambino su tre è in sovrappeso ed uno su dieci è obeso. Si tratta di due patologie di carattere metabolico che riconoscono fattori genetici predisponenti ma che necessitano di un importante contributo ambientale perché si possano sviluppare. A tal riguardo la Regione Veneto ha promosso un progetto di ricerca finalizzata all’obesità del bambino, che verrà coordinato dal prof. Claudio Maffeis, direttore dell’Unità di Diabetologia, Nutrizione Clinica e Obesità dell’Ulss 20 di Verona, che vedrà il coinvolgimento di 5 Ulss del Veneto e, soprattutto, dei pediatri di libera scelta. Questo progetto ha il fine di rendere operativa la rete assistenziale per l’obesità del bambino, che vede nel pediatra la figura chiave dell’intervento. Il pediatra è infatti l’operatore sanitario che affianca la famiglia sin dalla nascita del piccolo e che lo segue nell’accrescimento e nello sviluppo occupandosi non solo della cura delle eventuali patologie ma anche della prevenzione delle stesse.

Diabete e sovrappeso, come prevenirli. “L’eccesso di grasso accumulato non è inerte ma comporta conseguenze metaboliche rilevanti – spiega Claudio Maffeis - il bambino con obesità presenta spesso uno o più fattori di rischio metabolico che definiscono la cosiddetta “Sindrome Metabolica”. Il bambino ha cioè valori dei grassi circolanti (soprattutto trigliceridi e colesterolo) e/o della pressione e/o della glicemia più elevati del normale.  Questa situazione metabolica è per lo più associata ad un aumento del grasso addominale. Quindi, anche da bambini, avere la pancia non è bene. Per sapere se la dimensione del grasso addominale si mantiene entro i limiti consigliati è sufficiente misurare la circonferenza della vita e dividerla per la statura: se il risultato è superiore a 0,5 allora la pancia è troppa e va ridotta. Per prevenire e curare l’obesità del bambino è importante mangiare bene e muoversi molto.  L’esposizione ad una nutrizione adeguata sin dalla nascita e ad uno stile di vita attivo è quindi fondamentale per la prevenzione”.