[img_assist|nid=12148|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]GORIZIA - Una struttura alla cui base vi è un’equipe di professionisti del settore che, oltre a gestire e controllare la produzione nella sua globalità, si occupa della formazione degli studenti tirocinanti.
L’Ateneo friulano continua quindi nella direzione indicata dallo slogan Formare e informare: il nuovo progetto ha il duplice obiettivo di formare gli studenti e contemporaneamente dare voce a tutta l’articolata realtà dell’ateneo in una logica di servizio e informazione costanti , ma non va dimenticato che da tempo esiste “il Gomitolo”, mensile ideato e scritto dagli studenti di Palazzo Alvarez che da quattro anni racconta l’attività del polo goriziano.
Sotto il profilo tecnico la web radio dell’Università di Udine si è dotata del più sofisticato hardware e software di automazione-radio, di apparecchiature esclusivamente broadcast e di streaming ad alta qualità; la nuova sede della radio, situata al secondo piano di Palazzo Alvarez, è composta da una redazione, una regia principale, uno studio di diretta e una postazione di post-produzione per registrazioni autonome.
Inoltre, la redazione è dotata di software editing di montaggio audio per dare la possibilità agli studenti di lavorare e costruire le proprie trasmissioni in tranquillità. ». Prima ancora di essere presentata ufficialmente, la WRU sfiorava[img_assist|nid=12149|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] i 700/1000 contatti al mese da tutta Europa ed è stata valutata dagli addetti ai lavori come una delle migliori web radio d’ateneo italiane. Le trasmissioni si possono ascoltare sul sito istituzionale all’indirizzo www.uniud.it/wru e su My Space all’indirizzo www.myspace.com/webradiouniud.
Volutamente – spiega Pira - la scelta attuale di fruizione on-line delle trasmissioni non è live, bensì “all-on-demand”, ovvero tutte le trasmissioni a richiesta, per garantire un ascolto comodo e poterne curare in modo più mirato la produzione. Gli stessi ragazzi sono suddivisi in piccoli gruppi per poter essere seguiti costantemente.
L’aspetto fondamentale di questa nuova esperienza però è forse un altro: C’è una differenza sostanziale che distingue la WRU dalle altre radio universitarie italiane - spiega Pira -. Quella goriziana infatti non è una radio studentesca in senso stretto, ovvero gestita, prodotta e coordinata dai ragazzi.
Gli studenti non vengono infatti mandati immediatamente in onda o messi subito di fronte alle produzioni, ma affrontano anzitutto un periodo di formazione teorico-pratica per comprendere le logiche e i meccanismi dell’universo radiofonico. La parte teorica, gestita da Carolina Laperchia, consente agli studenti di imparare a scrivere i testi per le trasmissioni che poi dovranno condurre, apprendere le tecniche di giornalismo radiofonico, realizzare e confezionare programmi, studiare le tecniche di lettura e approccio al microfono. Durante la parte tecnica, coordinata da Sveva Gregori, gli studenti affrontano lo studio di pre e post-produzione e quello di regia principale che comprende tutti i software e le relative attrezzature di “messa in onda” e radio live.
Obiettivo del periodo di formazione è infatti quello di mettere gli studenti nella condizione di affrontare il lavoro con maturità e consapevolezza, senza improvvisazioni, formando dei “producer” in grado di gestire il mezzo radiofonico in totale autonomia e consapevolezza, dall’idea alla messa in onda.
La scelta della programmazione è stata anzitutto calibrata sulle risorse umane a disposizione – evidenzia Pira - ed è quindi ancora in fase di implementazione. La radio comunque non vuole infatti essere esclusivamente a servizio del mondo accademico, ma desidera proporre, attraverso format innovativi e originali, anche approfondimenti su tematiche di interesse più generale. Le trasmissioni attivate inizialmente sono dedicate alla realtà universitaria, ma anche al territorio nella sua globalità.