Aladin
Stagione Teatrale 2011-2012
Aladin il musical
di Stefano D’Orazio
con Flavio Montrucchio, Stefano Masciarelli, Valentina Spalletta, Simone Sibillano, Andrea Spina, Silvia Di Stefano, Alex Mastromarino, Maurizio Semeraro, Antonio Romano
scene di Aldo De Lorenzo
costumi di Sabrina Chiocchio
musiche dei Pooh
regia di Fabrizio Angelini
collaborazione alla regia di Gianfranco Vergoni
Una produzione Nausicaa Spettacolo
Dopo più di 130 repliche e oltre 150 mila spettatori nel suo primo anno di tournée, ritorna a grande richiesta nei teatri italiani il nuovo successo del musical made in Italy, Aladin, viaggio nella fantasia delle notti d’Oriente e nell’antica arte di raccontare le storie accompagnati dal romantico genio scavezzacollo. Con testi e liriche di Stefano D’Orazio, le musiche dei Pooh, la sapiente direzione musicale di Giovanni Maria Lori, professionisti come Flavio Montrucchio, Stefano Masciarelli, i premi olimpici del teatro Aldo De Lorenzo e Sabrina Chiocchio, Fabrizio Angelini alla regia e un cast di prim’ordine, fa dunque tappa a Pordenone lo spettacolo che ha incantato e divertito le platee di tutta Italia e ha saputo “vestire di favola” il teatro, esaudendo i desideri degli spettatori.
Come sottolinea la produzione, faremo tappa, guidati dal genio della lampada, “nella notte di Baghdad, dove l’amore può fermare il tempo e il male può essere sconfitto da un cuore semplice e umile”, nell’atto attuale e positivo di credere ancora nel “lieto fine” delle storie. Tutte narrate di notte, poiché nell’impossibilità di vedere nitidamente le forme della realtà la mente è stimolata a crearne di proprie, percorrendo la strada della metafora. E le favole – come la poesia, la letteratura e le arti figurative – costituiscono l’atto finale di questo processo, tanto necessario all’uomo, quanto insito nella sua stessa natura.
Ecco che in questo caso il teatro rilegge la fiaba, adattandola, senza però mai tradirla, attraverso un gruppo di lavoro capace di tradurre questa esigenza, professionisti, “o meglio, artigiani del teatro, che in quest’arte millenaria rappresentano l’anello di congiunzione fra tradizione tramandata e il presente tra parola e drammaturgia”. Le scene sembrano uscire da un quadro dipinto a olio. Ci sono voluti più di trenta pittori e costruttori che, come su una tela, hanno dipinto le idee e i personaggi sembreranno prender vita da ori e stucchi, da sontuose residenze e luoghi oscuri. E molto gioca, in questo lavoro, la tradizione dell’opera, sottofondo a quei virtuosismi propri della tecnologia, capace di muovere un tappeto volante e l’intera scena, come i giochi di una scatola infinita e magica per l’occhio e il cuore di grandi e piccini. Emozioni, magia, incanto: viva il musical!