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Bruno Palatini - Sogno di una notte di mezza estate

Dal 7 al 20 maggio 2011

Parte dal materiale il lavoro dello scultore Bruno Palatini, dall’osservazione del legno che ricerca con attenzione tra i boschi. Acero, abete, faggio, qualsiasi ramo, nodo ligneo o tronco può suggerirgli una forma e invitare i suoi strumenti ad intagliare, incidere, segare, smussare e patinare poi con il flatting, un modo per custodire e salvaguardare un oggetto prezioso. Per la sua prima esposizione personale a Venezia lo scultore cadorino presenta una serie ossessiva e smisurata di croci, rappresentazioni sacre che attingono a variabili geografiche e spirituali diverse riportando motivi ornamentali europei o orientali, passando da nord a sud, dal passato al presente. Poi le sculture si muovono tra le pareti e i cubi posizionati a terra. Sono teste di animali, volti di vecchi in cui le escrescenze naturali del materiale impiegato rimandano a stati d’animo, a pensieri reconditi, a personaggi di fiaba. L’allestimento nella sua totalità è un giardino delle meraviglie, un palcoscenico da Sogno di una notte di mezza estate. Viaggiatore per predisposizione mentale e per reale spirito d’avventura Bruno Palatini è curioso e attento. Spigolosa e dolce la sua opera trascende predisposizioni concettuali precostituite per abitare un universo in cui i protagonisti sono parte di un gioco in continuo movimento, recuperati alla vita attraverso uno scalpello e un taglierino, una sega circolare e una predisposizione artistica sapiente e sincera. Passare nel suo atelier a San Vito di Cadore è trovarsi all’improvviso nel Paese delle Meraviglie descritto da Lewis Carroll, tra il Coniglio Bianco e personaggi imprevisti. Il suo mondo è un’unica scultura costituita da tanti elementi, da mani, le sue o quelle di Puck non ci è dato sapere, che sembrano fatte dello stesso materiale degli oggetti intagliati, forti e rappresentative mentre in ogni angolo si può incontrare qualcosa che ci fa perdere il senso del tempo e dello spazio e, per restare con William Shakespeare credere davvero, come dice nella Tempesta, che Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Scheda Evento

Location:
Scatola Bianca Form, Via Sandro Gallo 49/c, Lido - VENEZIA
A cura di:
Martina Cavallarin