L'Otello del Balletto di Roma al Teatro Camploy di Verona
VERONA - Per la settima edizione di L'altro Teatro Danza, il Balletto di Roma mette in scena, mercoledì 19 gennaio alle ore 20:45 al Teatro Camploy di Verona, una nuova versione dell'Otello su coreografie di Fabrizio Monteverde e le musiche di Antonin Dvoràk,
Dopo il notevolissimo successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo Giulietta e Romeo (oltre trecentocinquanta repliche per un totale di circa trecentomila spettatori), Fabrizio Monteverde torna con Otello, in cui rivisita il testo shakespiriano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi nel triangolo (mai equilatero) Otello-Desdemona-Cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie, sì, agli intrighi di Jago, ma ancor più alle varie ‘maschere’ del ‘non detto’ con cui la Ragione combatte – spesso a sua stessa insaputa, ancor più spesso con consapevoli menzogne - il Sentimento.
L’ambientazione costante in un moderno porto di mare (un dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di Querelle) chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero è – come è sempre stato – un ‘diverso’, un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere ‘straniero’, ovvero qualcuno abituato ad ‘altre regole del gioco’, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di ‘zona franca’ un limbo dove si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro non esistono. La stessa forte presenza del mare (che non viene relegato, come nel testo di Shakespeare, a un suggestivo sfondo per una Venezia o una Cipro genericamente ‘esotiche’ e di parata) suggerisce i segreti, ininterrotti moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilità, gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del Piacere, della Gelosia e del Delitto. Precoce dramma romantico (e di ciò ne danno testimonianza l’entusiastico giudizio di Victor Hugo e il melodramma di Verdi) l’Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed ‘eccessiva’ elaborata da Monteverde, dove anche certe forzature enfatiche di Dvoràk trovano una loro pertinente e salutare collocazione fungendo spesso da sottile contrappunto ironico (verrebbe da dire brechtiano) all’azione dei personaggi.
L'altro Teatro Danza
Mercoledì 19 gennaio 2011, ore 20:45
Teatro Camploy, via Cantarane 32 - VERONA
Otello
Coreografie di Fabrizio Monteverde
musiche di Antonin Dvorak
con
Giovanni Ciracì: Otello
Claudia Vecchi: Desdemona
Placido Amante: Cassio
Marco Bellone: Jago
Azzurra Schena: Emilia
costumi di Santi Rinciari
Light designer: Emanuele De Maria
Maitre de Ballet e assistente alla coreografia: Sarah Taylor
Una produzione Balletto di Roma - Ente Nazionale del Balletto
Biglietti: posto unico: 9,00 €, ridotto: 7,00
Info: Verona Box Office
Tel. 045 8008184
BALLETTO DI ROMA
Ente Nazionale del Balletto
Con Aterballetto (già presente nel cartellone della passata stagione) è la più importante e qualificata compagnia italiana di danza contemporanea, diretta da Walter Zappolini. Presenta a Vicenza "Otello" con le coreografie di Fabrizio Monteverde che, a quindici anni dal suo primo "Otello" per il Balletto di Toscana, torna ad esplorare i temi della tragedia shakespearian, con le musiche di Anton Dvorak e l'interpretazione di un gruppo molto affiatato, di buon livello tecnico, in grado di trasmettere con forza l'intensità psicologica dell'opera.
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L'ALTRO TEATRO 10/11 al Teatro Camploy
stagione di danza
19 gennaio 2011 - ore 20:45
VERONA - Teatro Camploy
BALLETTO DI ROMA – ENTE NAZIONALE DEL BALLETTO
Direzione artistica: Walter Zappolini
“OTELLO”
Coreografia: Fabrizio Monteverde
Musiche: Antonin Dvorak
alt
VERONA -
L'altro teatro Danza - Otello al Teatro Camploy