Il Ballet du Grand Théâtre de Genève al Verdi di Pordenone
PORDENONE - Arriva mercoledi 2 maggio, alle 20.45, nel Teatro Verdi di Pordenone, con l’allestimento di Romeo e Giulietta, una delle compagnie di danza più blasonate, il Ballet du Grand Théâtre de Genève. Firmata da Joëlle Bouvier, dagli anni Ottanta regina indiscussa della scena contemporanea francese, questa versione si presenta come un singolare remake sospeso tra astrazione e narrazione, nel segno di una danza che parla allo spettatore e va diritta al cuore.
Anche in questa occasione il Teatro, impegnato in un’intensa attività di formazione del pubblico, ha voluto offrire un’opportunità in più ai giovani, con un “pacchetto speciale” dedicato ai ragazzi delle scuole di danza di Pordenone: oltre settanta ballerini assisteranno infatti alle prove pomeridiane e quindi allo spettacolo, a un prezzo di assoluto favore. Alle 18, inoltre, prenderanno parte nel Ridotto del Teatro alla conferenza di approfondimento sul balletto Romeo e Giulietta, con la studiosa e critica di danza Silvia Poletti (appuntamento della rassegna Note di sala che gode del sostegno della Fondazione Crup).
La coreografa Joëlle Bouvier, che ha realizzato una trentina di opere tra coreografie e cortometraggi, non aveva mai riletto prima un “classico” del repertorio. Il suo Roméo et Juliette - sulle musiche di Sergej Prokof’ev o e coaudiuvato dall’elegante scenografia di Rémi Nicolas e Jacqueline Bosson, un altipiano/scivolo che permette due livelli di azione e che all’occorrenza si trasforma in balcone e dall’interpretazione puntuale dei venti danzatori del Balletto di Ginevra – dà forma alla tragica vicenda degli amanti veronesi operando per “sottrazione”. Scena minimalista, nessuna ambientazione storica, durata ridotta a un’ora e venti minuti, partitura musicale incentrata sulle tre Suite per orchestra estratte dal balletto nel 1936 e nel 1944 dallo stesso Prokofiev, inframmezzate da silenzi e fruscii di vento. “Ho voluto - spiega l’autrice - che la mia storia non si collocasse in un’epoca precisa. Sia per i costumi sia per la scenografia ho chiesto ai miei collaboratori di rimanere il più possibile in una dimensione atemporale perché questa storia ha luogo, ha avuto luogo e lo avrà ancora, sempre dappertutto”. Anche sul piano del libretto, Bouvier sottrae fronzoli al racconto. Il suo Roméo et Juliette coglie il principio drammatico fondamentale della tragedia shakespeariana: la contrapposizione fra una realtà esterna conflittuale ed ostile, e il tenero mondo degli affetti dei due amanti che non riescono a trovare una nicchia protettiva se non nella morte. Il suo canovaccio mette in evidenza cinque personaggi in contrasto con l’insieme del corpo di ballo, emblema della forza collettiva violenta e distruttiva. E come altri autori prima di lei sceglie di cominciare l’opera dal tragico finale, con la morte di Romeo e Giulietta per poi raccontare in feedback la vicenda che li ha condotti alla morte: il primo incontro al ballo, gli scontri tra Tebaldo e Mercuzio, la vendetta di Romeo su Tebaldo e l’esilio del giovane Montecchi, lo stratagemma escogitato da Frate Lorenzo per agevolare la fuga di Giulietta.
Lo stile è quello di sempre, ancorato ad un vocabolario di gesti lirici, ariosi, sospesi, che trovano il loro picco espressivo nei passi a due d’amore e di lotta. Ma anche i gruppi, mossi all’unisono con eleganti corse nello spazio e spostamenti impetuosi, contribuiscono ad enfatizzare il dramma.
La tradizione del balletto a Ginevra risale agli inizi del XIX secolo, tradizione strettamente legata all’esistenza del "Théâtre de Neuve", inizialmente nei Bastioni, poi nell’attuale edificio del Grand Théâtre. Intorno al 1870, il maître de ballet coordinava una ventina di ballerini. L’evoluzione della danza sarà poi segnata, dagli inizi del 1900, dalla presenza di Jaques-Dalcroze e poi da Ansermet, che farà conoscere al pubblico i Ballets Russes di Diaghilev e Nijinskij. Durante questo periodo e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Grand Théâtre aveva una compagnia di ballerini utilizzata prevalentemente durante i divertissements danzati nelle opere ed operette o per i pas de deux. Dopo l’incendio del 1951 e durante la ricostruzione del Teatro, il Grand Casino ospita, tra gli altri e a più riprese, il Ballet de l’Opéra de Paris, il Ballet du XXe Siècle di Maurice Béjart che verrà successivamente anche invitato nel nuovo teatro. Nel 1962, per la sua riapertura, il Grand Théâtre amplia l’organico della compagnia e affida la direzione a Janine Charrat al quale succede, per i successivi cinque anni, Serge Golovine, uno dei maggiori danzatori classici della sua generazione. Parallelamente alla sua attività di coreografo e di ballerino étoile,
svolge attività di maître influenzando notevolmente la compagnia con i suoi preziosi insegnamenti. Nel 1969, chiamato dal suo amico Herbert Graf, direttore del Grand Théâtre, George Balanchine diventa il consigliere artistico della compagnia, trasformandola così in una sorta di “succursale europea del New York City Ballet “ e affidando la direzione ad Alfonso Cata, che rimonta secondo la purezza del loro stile e della verità musicale i grandi balletti di Balanchine, pur creando anche nuove coreografie. Inviterà inoltre grandi coreografi quali Tudor e Bolender, che danno al Ballet du Grand Théâtre un nuovo corso, destando grande interesse da parte del pubblico. Sempre sotto la guida di Balanchine, succede ad Alfonso Cata per altri cinque anni Patricia Neary, solista del New York City Ballet. La partenza della stessa segna la fine dell’era Balanchine.
Stagione Teatrale 2011-2012 Danza
Mercoledì 2 maggio 2012, ore 20:45
Teatro Comunale Giuseppe Verdi, viale Martelli 2 - PORDENONE
Romeo e Giulietta
musica di Sergej Prokof’ev
coreografia di Joëlle Bouvier
scene di Rémi Nicolas e Jacqueline Bosson
luci di Rémi Nicolas
costumi di Philippe Combeau
Ballet du Gand Théatre de Genève
direttore generale Tobias Richter
direttore del ballet Philippe Cohen
Biglietti: biglietteria del Teatro di viale Martelli aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e al sabato dalle 16 alle 19, oppure online.
Info: Biglietteria del Teatro
Tel.0434 247624
biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it
www.comunalegiuseppeverdi.it