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Thomas Noone con Four inaugura Trieste per la danza 2009

Pas des deux
[img_assist|nid=19893|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Si inaugura l’8 maggio con Four di Thomas Noone il Festival Trieste per la danza 2009 che la Compagnia ArteffettoDanza organizza assieme al Teatro Stabile regionale alla Sala Bartoli. Da non perdere i quattro appuntamenti della rassegna, un’interessante vetrina delle compagnie di nuova danza nazionali e internazionali. Nel foyer di pianterreno sarà esposta una mostra fotografica intitolata Arabesque e grand jeté: gli incredibili della danza: scatti di Fabio Parenzan. Trieste per la danza – danza & dintorni contemporanei, che la Compagnia ArteffettoDanza realizza in collaborazione con il Teatro Stabile regionale, creando una vetrina delle più interessanti compagnie italiane e internazionali di “nuova danza, viene inaugurata venerdì 8 maggio (con replica sabato 9) alle ore 21 dal balletto Four di Thomas Noone. La compagnia di Thomas Noone, rappresenta un graditissimo ritorno sul palcoscenico della Sala Bartoli, ricco di induzioni e insolite “vicinanze” fra pubblico e danzatori .­ In passato, infatti, ha già riscosso grande successo – nell’ambito della stessa rassegna – con Fùtil e successivamente con Crash. La nuova coreografia si intitola invece Four, “quattro”, come gli stati d’animo che attraverso la danza Noone ci descriverà. Interpreti dello spettacolo saranno lo stesso coreografo e la moglie Nuria Martinez.Assieme indagheranno noia e routine, fragilità e vulnerabilità, aggressività fisica e psicologica, paura e dipendenza. Ognuna delle sezioni – intitolate rispettivamente Set, Tact, Slap e Husk – è caratterizzata dalla musica composta da un diverso compositore (Diego Dall’Osto, Felipe Perez Santiago, Joan Chic e Gene Carl) e da un diverso stile di danza: minimalista nel primo quadro, la coreografia si fa più tecnica nel secondo per passare all’intensa gestualità del momento dedicato all’aggressività e alle posizioni tutte giocate sull’“instabilità” della sezione incentrata sulla dipendenza e sulla paura. È una presenza molto importante quella del coreografo inglese – in residenza coreografica a Barcellona – Thomas Noone. Egli è infatti una personalità forte e di rilievo nel mondo della “nuova danza”: formatosi alla Rambert School di Londra, ha iniziato la carriera da professionista nella Compagnia Djazzex a Den Haag, in Olanda. Prima di trasferirsi in Belgio – dove ha lavorato con Charleroi Danses/Plan K – ha danzato anche con Itzik Galili e la Reflex Dance. Successivamente, a Barcellona, ha danzato per Rami Levi, la Compagnia Metro di Ramon Oller e la Compagnia Gelabert-Azzopardi. È proprio lavorando con Levi che Thomas Noone si produce per la prima volta come coreografo e crea Softly Spoken, che vince il secondo premio al Concorso Coreografico di Nou Barris e viene subito inserita nel repertorio della Rami Levi Dance ed eseguita in Catalogna. Poco dopo fonda la Thomas Noone Dance che si impone subito all’attenzione del pubblico e degli esperti: con il brano Still infatti la Compagnia vince nel 1999 il premio Ricard Moragas e un anno dopo ottiene il Primo Premio al XIV Certamen de Madrid con la coreografia Credo. Attivissima e molto presente ai migliori festival e rassegne di danza, la Thomas Noone[img_assist|nid=19894|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=386] Dance presenta – fra le altre – Credo ai festival “Dansa Valencia” e “Madrid en Dansa” nel 2001, nel 2002 e nel 2003 porta rispettivamente Loner e Triptych nell’“Espai de la Generalitat de Catalunya” a Barcellona. Nel 2003 i ballerini della Thomas Noone Dance si impegnano in Maktub realizzato in collaborazione con il compositore olandese Ernst Reijseger al Grec Festival e nel 2004 in Fútil. L’anno successivo debuttano con Crush nel Sant Andreu Theater, ed è il loro primo lavoro come compagnia residente. Oltre alle esibizioni in tutta la Spagna, la Thomas Noon Dance ha ottenuto grandi successi all’estero, ballando soprattutto in Messico, Francia e Olanda. A parte il lavoro per la propria compagnia Thomas Noone ha creato coreografie anche per altre realtà artistiche: citiamo al meno Buit per il Centro Coreográfico de Valencia, Stuck II per Djazzex all’Holland Dance Festival e Uncovered per l’Institut de Teatre Barcelona, inoltre Loner per il Ballet Clasico y Contemporaneo Municipal de Asuncion in Paraguay. Venerdì 8 si inaugura – in concomitanza con il balletto di Noone – anche una mostra fotografica dedicata alla danza che resterà allestita fino al 19 maggio, dunque durante tutto il Festival Trieste per la Danza 2009: la mostra sarà visitabile prima e durante gli spettacoli in cartellone, gratuitamente. L’esposizione si intitola Arabesque e grand jeté: gli incredibili della danza e raccoglie alcuni scatti del fotografo Fabio Parenzan. Così il direttore artistico della rassegna, Corrado Canulli presenta l’iniziativa: Scorrendo gli enormi archivio fotografici di danza di Fabio Parenzan, il maggiore fotografo di danza a Trieste, abbiamo immediatamente pensato che poteva essere interessante mettere a fuoco, una posizione ed un passo tra i più sensazionali del vocabolario di danza. L’Arabesque: la sfida dell'impossibile. Nessun umano nasce dotato di una muscolatura idonea al sollevamento posteriore, così in alto, di un arto inferiore. Una colonna vertebrale estremamente flessibile, ore di potenziamento e di studio, sono i segreti per ottenere una posizione così magica ed ardita. Il Grand Jeté: la spaccata in aria, il volo. Il tentativo di librarsi in aria, simulando ed emulando la sospensione di un condor, che sfrutta le giuste correnti ascensionali, immobile mentre fende l’atmosfera. Un passo che nell’immaginario collettivo “è” la danza. Dietro tutto ciò sudore, fatica, concentrazione: degli artisti per fornire l’attimo e di Fabio, per coglierlo. I suoi lunghi allenamenti su di noi e con noi: prima come danzatori del Teatro Verdi, del quale Parenzan è il fotografo ufficiale da quasi vent’anni, poi come artisti di Arteffettodanza. Confrontandoci su quale è l’attimo da cogliere di un movimento; quando questo è arrivato al suo apice: ore di lavoro e di dialogo che hanno creato un legame, profondo, un’amicizia, un’intesa. Dopo Four il Festival Trieste per la danza 2009 prosegue martedì 12 e mercoledì 13 con il lavoro del coreografo e danzatore di origini africane Mvula Sungani che a Roma dirige la CRDL/Compagnia Mvula Sungani: li applaudiremo in Atlantide. Trieste per la danza 2009 – danza & dintorni contemporanei Venerdì 8 e sabato 9 maggio 2009, ore 21:00 Four di Thomas Noone con Thomas Noone, Nùria Martinez Musiche di Diego Dall'Osto, Felipe Pérez Santiago, Gene Carl, Joan Chic Una produzione Thomas Noone Dance Biglietti: interi € 15, ridotti € 12 Info: tel. 0409869866 www.ilrossetti.it