Una giornata tra musica e teatro
Mittelfest 2007
[img_assist|nid=8134|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Cividale del Friuli (UD) - Tre importanti appuntamenti tra musica e teatro segnano la giornata di giovedì 19 luglio a t. Si inizia alle 19.00 al Teatro Ristori con E’ vietato digiunare in spiaggia. Ritratto di Danilo Dolci, di Renato Sarti e Franco Però, che ne firma anche la regia.
L’attore Paolo Triestino - affiancato in scena da Alessio Bonaffini, Diego Gueci, Renzo Pagliaroto, Domenico Pugliares, e Francesco Vitale - fanno rivivere in scena la figura di Danilo Dolci, personaggio di cui sembrano essersi perse le tracce in Italia, malgrado le sue provocazioni, le sue battaglie concrete.
Dolci è stato definito Un nuovo Gandhi, un moderno San Francesco. Animatore delle lotte per i diritti, pacifista, pedagogo, sociologo, narratore e poeta: questo e molto altro ancora fu Danilo Dolci, personaggio straordinario che ha segnato con la sua opera i decenni più importanti della storia recente del nostro paese. Lo spettacolo prende le mosse da un fatto ben preciso: un processo, il processo che Dolci - difeso nell’occasione dal grande Piero Calamandrei - e i suoi compagni subirono nel 1956 per aver fatto un’azione sconcertante, uno sciopero alla rovescia, forma di protesta senza precedenti. Per protestare contro la cronica mancanza di lavoro, assieme ai disoccupati di Partinico, Trappeto e Balestrate, Dolci decise di ripristinare una strada pubblica di campagna (una trazzera), che era lasciata andare in disuso. Otto ore di lavoro, gratuito, per dimostrare la volontà di lavorare dei banditi (come venivano bollati i disperati che per fame rubavano). Nessuno ci potrà impedire di lavorare, insieme, disciplinati - disse. Eppure glielo impedirono, vennero denunciati e incarcerati.
Alle 21.00 al Palazzetto dello Sport di scena la danza con[img_assist|nid=8135|title=|desc=|link=none|align=right|width=425|height=640] l’attesa coreografia di Emio Greco - - Anima separata, diretta da Pietre C. Scholten con gli allievi del terzo anno del corso di Danza della Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi: danzatore e regista lavorano su una drammaturgia del corpo che pensa e parla, dice l'indicibile, rivela l'invisibile senza descriverlo, s'incendia, arde e brucia, facendo cantare l'anima dell'artista e mettendone a nudo il comportamento poetico. Il lavoro di Emio Greco prende il via dai monologhi della partenza scritti da Pier Paolo Pasolini per Teorema.
Gran finale di giornata in Piazza Duomo alle 22.30 con lo spettacolo prodotto da Euritmica /Udin&jazz Progetto NION. Not in our name, progettazione musicale e orchestrazione firmata da Claudio Cojaniz, che sul palcoscenico di presenta al pianoforte affiancato da otto musicisti (Cuong Vu, tromba; Simone de Eusanio, violino; Francesco Bearzatti, sax tenore; Giancarlo Schiaffini, trombone e tuba; Danilo Gallo, contrabbasso; Romano Todesco, c. basso e fisarmonica; U.T. Ghandi, percussioni; Zeno de Rossi, batteria).
Noi vogliamo cantare per l’Africa e per tutto il nostro mondo - racconta l’autore. "Senza rubare melodie o ritualità di nessun tipo, come eurocentricamente si è ha fatto per troppo tempo. Vogliamo superare l’ammiccamento etnico che si nasconde talvolta in progetti di questo tipo. E rispettando la differenza, aderiamo senz’altro al fatto che veniamo tutti da lì. La storia sembra non insegnare nulla all’umanità, che continua imperterrita a compiere un percorso autodistruttivo. Mentre lo fa, prevalgono l’egoismo e lo sfruttamento di pochi nei confronti delle moltitudini. L’Africa è il territorio destinato allo sfruttamento da parte del resto del mondo. Ancora Africa e Diritti quindi sul palcoscenico di Mittelfest 2007, che continua a cantare e raccontare di diritti negati nel nostro Paese e in tutto il mondo.
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