Venetonight, la notte europea dei ricercatori a Ca' Foscari il 23 settembre
VENEZIA - Seconda edizione di Venetonight, la Notte Europea dei ricercatori: oltre 400 ricercatori in campo per più di 200 eventi distribuiti fra gli atenei di Venezia, Padova e Verona, una lunga maratona della ricerca pronta a “scendere in piazza” il prossimo 23 settembre.
Soddisfatto il Rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Carlo Carraro: «Un anno fa la Notte della ricerca era una iniziativa veneziana, oggi è una iniziativa veneta – ha sottolineato oggi Carraro alla presentazione per la stampa - Tutti e quattro gli atenei della regione si sono messi assieme per regalare al pubblico una giornata di iniziative e stimoli. Lo possiamo considerare uno dei primi passi di Univeneto, un’idea che va sempre più consolidandosi dopo l’avvio delle scuole dottorali e in futuro anche della formazione degli insegnanti. Certamente faremo sempre più cose assieme».
Carraro ha inoltre ricordato l’importanza di un evento come la Notte Europea della Ricerca, capace di coinvolgere 300 città del continente in un solo giorno, e l’adesione quest’anno di un numero maggiore di enti ed istituzioni:«Quest’anno tante istituzioni si sono aggiunte e aggregate a Ca’ Foscari, Iuav e alla Fondazione Mattei promotori dell’iniziativa; è la prova - ha aggiunto Carraro - che eventi come queste funzionano e sono apprezzati dal pubblico. L’università e la ricerca vanno incontro alla città e la città a sua volta va incontro alla ricerca, il percorso è bidirezionale. Non soltanto gli atenei aprono le loro porte ma scendono pure nelle piazze, nelle calli, dove la gente vive. Il successo dell’anno scorso è stato grande e anche questa edizione ha tutte le premesse per bissare, al punto che in soli 10 giorni sono già stati quasi tutti esauriti i 600 posti prenotabili per le visite guidate e stiamo cercando di raddoppiare i turni per consentire al maggior numero di persone di parteciparvi. Per la prima volta a Ca’ Foscari, inoltre, il tour guidato al palazzo sarà svolto anche nella lingua dei segni. Numerose le iniziative che proporremo, dalle scienze agli studi economici, linguistici e umanistici: dai ritrovamenti della campagna di scavo di un relitto ottocentesco al largo di Grado, al brevetto per farmaci green e ancora le ultime novità dei progetti legati all’energia da microalghe. E ancora reading e laboratori».