Le bugie con le gambe corte
Stagione Teatrale 2011-2012
Le bugie con le gambe lunghe
di Eduardo De Filippo di Eduardo De Filippo
con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo, Giuseppe Rispoli, Gioia Miale, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale
scene di Gianmaurizio Fercioni
fondali di Giacomo Costa
costumi di Silvia Polidori
luci di Stefano Stacchini
regia di Luca De Filippo
La Compagnia Di Teatro Di Luca De Flippo Produzioni Elledieffe
Il nostro lavoro sulla drammaturgia di Eduardo, in particolare su quella del dopoguerra, continua con la messa in scena de Le bugie con le gambe lunghe, commedia scritta nel dicembre 1946 – subito dopo il debutto napoletano di Filumena Marturano e come soluzione di emergenza, nel caso che quest’ultima commedia non avesse incontrato fra il pubblico delle altre piazze il successo sperato – che venne rappresentata solo un anno dopo: lo straordinario successo di Filumena infatti ne fece rinviare continuamente il debutto. Come sarà poi Le voci di dentro, “Le bugie con le gambe lunghe” è una commedia sul tema della verità e della menzogna, in cui la vena amara che scorre in sottofondo alla comicità a tratti quasi farsesca del primo atto si accentua con il procedere dell’azione, tanto da far scrivere a Gerardo Guerrieri come Eduardo “…scansa gli effetti e le situazioni già fatte, accenna, colpisce di striscio con una padronanza del mezzo tecnico impressionante…”, conferendo al testo un suo carattere insieme “antico” e sperimentale. La storia vive dei reciproci intrighi che alcune coppie intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgrado, nelle loro squallide storie. Prima ingenuamente ostinato nello smascherare le clamorose menzogne spacciate per verità, di cui è testimone, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso. Ed ecco il titolo della commedia, che rovesc ia il proverbio popolare: le bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle “che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della società” (Eduardo, nell’intervista a Sergio Romano). Un personaggio e una commedia che anticipano modalità drammaturgiche molto moderne, fortemente presenti nell’Eduardo a venire. Umori acri di una satira antiborghese che aveva in sé già i toni amari e pessimistici dei lavori successivi (Luca De Filippo).