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Alessandro Haber porta in scena Platonov al Nuovo di Verona

Foyer
[img_assist|nid=16195|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VERONA – Dopo il successo di Enrico IV di Pirandello, Il Grande Teatro, rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona in collaborazione col Teatro Stabile di Verona, prosegue martedì 25 novembre al Teatro Nuovo alle 20.45 con Platonov di Anton Cechov.
Lo spettacolo, prodotto da Nuova Scena - Arena del Sole ha per protagonisti Alessandro Haber e Susanna Marcomeni con la regia di Nanni Garella. Dopo il debutto dello scorso 28 ottobre a Bologna e dopo avere toccato alcune città tra cui Genova riscuotendo grandissimo successo, giunge a Verona per poi proseguire la tournée in altre città tra cui Firenze e Venezia.
Platonov è un’opera giovanile (scritta da un Cechov poco più che adolescente, ma già maturo) che l’autore aveva accantonato dopo il rifiuto, da parte di una delle massime attrici russe dell’epoca, di metterlo in scena. Il copione, ritrovato dopo la morte del drammaturgo russo, fu pubblicato postumo nel 1923 e da allora ha interessato più volte registi e attori nonostante la complessità del testo e le mille sfaccettature della trama.
È un Cechov ancora troppo giovane, che non possiede – commenta[img_assist|nid=16196|title=|desc=|link=none|align=right|width=514|height=640] il regista Nanni Garella – l’esperienza e la tecnica di scrittura per organizzare una materia così ricca e complessa in una forma compiuta. Ciò che stupisce è però la maturità dello sguardo nei confronti di rivolgimenti sociali che stavano avvenendo sotto i suoi occhi in quegli anni, in seguito al dissolvimento dell’aristocrazia militare e di tutta la struttura sociale legata a un’organizzazione di tipo feudale. Il giovane Cechov intuisce quei cambiamenti, li intravede nell’inasprirsi dei rapporti sociali, nell’inaridirsi dei sentimenti. Egli parte dagli uomini, che analizza con acume da scienziato, dalla verità dei sentimenti nelle loro relazioni, per arrivare – conclude Garella – alla più generale, e a volte brutale, verità dei rapporti sociali, economici e politici».
Il protagonista è, nelle parole di Alessandro Haber che ne indossa i panni, «un dongiovanni di serie B, dedito al vizio, un alcolizzato… un uomo che non crede più, esausto, sfinito, sarcastico e cinico come chi si porta la morte addosso».
Dopo il successo di Zio Vanja per la cui interpretazione Haber ha ottenuto nel 2006 il “Premio Gassman come migliore attore protagonista”, continua dunque nel segno di Cechov il sodalizio tra l’attore, bolognese di nascita, e il regista Garella, bolognese per formazione.
Tra le peculiarità di questo allestimento l’ambientazione della vicenda nel periodo della caduta del Muro di Berlino, durante la Perestrojka, in una provincia russa della smembrata Unione Sovietica. Scelta che evidenzia i tratti essenziali del testo cechoviano, testo che si alimenta degli umori altrettanto malati di una società in disgregazione, in cui i valori dell’imperialismo zarista sono ormai minati dai primi, ancora vaghi e inconsapevoli, fermenti nichilisti prerivoluzionari. Anche per questo, Platonov è, a detta dello stesso Haber, «una figura moderna, soprattutto nello sviluppo che avrà nel terzo e nel quarto atto dove per certi versi assomiglia a un personaggio pinteriano o beckettiano perché i suoi sentimenti e il suo modo di affrontare il mondo sono tipicamente novecenteschi. Non dimentichiamo che lui e tutti personaggi che lo circondano hanno perso i punti di riferimento sociali ed economici, non hanno un progetto di vita chiaro e pensano solo a sopravvivere… privi di volontà. Platonov mette in scena – conclude Haber – un mondo nel quale non esistono più i rapporti veri e umani. Niente di più contemporaneo».

Molta l’attesa per questo spettacolo che implica un particolare impegno registico, soprattutto nel dare consistenza drammaturgica a un testo che mantiene forti connotazioni narrative e romanzesche. La sfida, viste le recensioni positive sulla stampa nazionale, Nanni Garella l’ha vinta alla grande. «Il testo originale di Cechov – spiega il regista – ha una struttura che assomiglia più a un romanzo che non a un testo teatrale. Gli stessi personaggi sembrano quelli di un’opera narrativa. Per questo ho colmato le incompiutezze del testo ri-creando nella storia e nei personaggi quella tensione che è invece presente nelle opere della maturità».

Grande Teatro 2008 2009

Dal 25 al 30 novembre 2008
, ore 20.45
domenica 30 novembre, alle ore 16:00

Teatro Nuovo, Piazza Francesco Viviani 10 - VERONA

Nuova Scena
Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna

Platonov

di Anton Cechov
con Alessandro Haber
e Susanna Marcomeni

e con Nanni Garella, Rosario Lisma, Silvia Giulia Mendola, Claudio Saponi, Marco Cavicchioli, Franco Sangermano, Pamela Giannasi, Linda Gennari, Gianluca Balducci e Vladimiro Cantaluppi.

regia di Nanni Garella

Emilia Romagna Teatro Fondazione

Giovedì 27 novembre nel foyer del Teatro Nuovo alle ore 17 il regista Nanni Garella, Alessandro Haber, Susanna Marcomeni e gli altri interpreti di Platonov incontreranno il pubblico. L’ingresso è libero

Biglietti: platea 25,00 € - balconata 22,00 € - galleria 15,00 € - seconda galleria 9,00 €

Info: tel. 0458011154
www.comune.verona.it