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Alla Fiera dell'Innovazione l'ateneo triestino presenta i suoi progetti "nanotecnologici"

InnovAction 2008
UDINE - L’Università di Trieste ha scelto il tema delle "nanotecnologie" per partecipare alla terza edizione di InnovAction, in programma alla Fiera di Udine dal 14 al 17 febbraio. All'interno della Piazza delle idee (padiglione D) troverà infatti spazio lo stand, elegante e funzionale, realizzato da un pool di architetti guidato dal prof. Giovanni Fraziano, direttore del Dipartimento di Progettazione architettonica e urbana.
Stand che accoglierà 19 progetti che derivano da contaminazioni fra settori diversi, ma lavorano insieme per un obiettivo, richiamato non a caso dal nome stesso della Fiera: l’innovazione. Idee, coordinate dal prof. Maurizio Fermeglia, direttore del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dell'Ambiente e delle Materie prime, che di seguito vi presentiamo in modo sintetico e che in fondo all'articolo potrete invece consultare scheda per scheda in modo approfondito.

Ma perché proprio le "nanotecnologie"? Nell’ultima valutazione nazionale della ricerca, l’Ateneo triestino è risultato primo in Italia per le Scienze e tecnologie dei nano/microsistemi. Un risultato importante, che si affianca al primato italiano per la ricerca in Scienze Chimiche e in Ingegneria industriale e dell’informazione. La qualità della produzione scientifica è un requisito indispensabile per la qualità della didattica, ed ecco che il percorso di alta formazione si completa con la Scuola di Dottorato di Ricerca in Nanotecnologie, attivata a Trieste, città con la più alta concentrazione europea di Centri di ricerca, di cui quelli attivi sulle nanotecnologie vantano progetti di eccellenza internazionale (Sincrotrone, Sissa, Tasc, Cbm, Icgeb). Solo così è possibile accedere a strumentazione scientifica unica al mondo, stage e periodi formativi in centri di prestigio internazionale, per sbocchi occupazionali di grande interesse.

Tornando ai progetti, a InnovActio troviamo "ArcHimed", chip proteici microscopici che consentono una diagnosi accurata e personalizzata di malattie autoimmuni e tumorali, mentre "Immunolab" e "Adienne" mettono a punto una tecnologia che produce anticorpi utilizzabili nell’immunoterapia e nel trattamento di patologie di carattere infiammatorio.

Il "Cenmat" ha invece in atto una ricerca, in collaborazione con il Burlo, che, utilizzando la spettroscopia Raman, consente di diagnosticare patologie importanti in età pediatrica; "Mose" sostiene il percorso di sviluppo di nuovi materiali e di sistemi farmacologici con metodi e tecniche innovativi; delle nanotecnologie applicate al carbonio per l’ideazione di innovativi vettori per i farmaci si occupa invece il Dipartimento di Scienze farmaceutiche, mentre "Sprin", spin-off dell’Università, offre prodotti per l’industria chimica e farmaceutica.

A InnovAction presenta i suoi risultati anche il "Dicamp", il Dipartimento di Ingegneria chimica, dell’ambiente e delle materie prime, con i centri interdipartimentali "Cigra" e "Cisc". L'idea imprenditoriale vincitrice del Premio Nazionale per l’Innovazione 2007, "Nanoxer", vuole produrre e commercializzare su scala industriale prodotti termicamente isolanti a base di Aerogel, mentre i “nasi artificiali” di "Olfatto" trovano applicazione nei settori più disparati.

Ma alla base dell’innovazione c’è la formazione e l’Ateneo porta a InnovAction la sua Scuola di dottorato di ricerca in nanotecnologie e i laboratori di ricerca, formazione e innovazione del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale. Il Centro di Eccellenza in Teleogeomatica "Geonetlab", con i suoi sistemi di posizionamento satellitare, opera nel settore della rilevazione stradale; il Dica, Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale, utilizza una tecnica simile ma per la navigazione, mentre il Dipartimento di Matematica e Informatica presenta "Snowradar", uno strumento nato per operare sulla neve, utile nella localizzazione di persone travolte da valanghe.

Il Dipartimento di Scienze politiche propone un progetto di analisi del traffico e della mobilità, in particolare della nostra Regione, mentre "Hitechdrives" studia soluzioni innovative in applicazioni strategiche dell’energia elettrica, e "Intelergy" lavora nella gestione di sistemi energetici, civili, industriali e territoriali, a minimo impatto ambientale.

"Enesys Lab" rappresenta ancora un approccio innovativo nel settore della progettazione, sviluppo e gestione degli impianti per la produzione di energia elettrica. "Mel", il Laboratorio di Materiali per l’Energia si concentra sulle tecnologie rinnovabili, mentre il "Deei", il Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica e Informatica, gestisce progetti di ricerca a livello anche internazionale nei settori, fra gli altri, dell’automatica, della bioingegneria, dell’informatica.

SCHEDE

ArcHiMed
Istoni di Archeobatteri per applicazioni mediche

Nell’attuale era post-genomica della ricerca biologica è possibile realizzare dei cosiddetti chip proteici che, in un formato microscopico, consentono una diagnosi più accurata e personalizzata nel caso di malattie autoimmuni e tumorali. La produzione di un chip proteico prevede la creazione di collezioni (“librerie”) di frammenti proteici (peptidi), che riproducano tutto il repertorio di antigeni (epitoma) di una cellula. Per generare librerie di frammenti è necessario un sistema di frammentazione del DNA, ma quelli attuali sono scarsamente controllabili e poco riproducibili. Il sistema da noi proposto utilizza una proteina istonica ricombinante che, legandosi al DNA, ne consente la frammentazione precisa e controllata. I frammenti ottenuti servono per la produzione, secondo la cosiddetta tecnologia del phage display, delle librerie di peptidi, per le quali si utilizza un sistema innovativo e brevettato.

Contatti
Paolo Edomi
Dipartimento di Biologia
Università degli Studi di Trieste
tel. +39 40 558 3560
fax +39 40 575079
edomi@units.it

DEEI Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica e Informatica

Il Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica e Informatica dell’Università degli Studi di Trieste, nato nel 1984 dall’Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica, sviluppa, diffonde e valorizza le conoscenze tecnico-scientifiche, a livello di eccellenza, nei seguenti settori:
- Automatica
- Bioingegneria
- Elettronica
- Informatica
- Ingegneria elettrica
- Misure elettriche ed elettroniche
- Ricerca operativa
- Telecomunicazioni

Promuove e gestisce progetti di ricerca a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale, in modo autonomo o in collaborazione con centri di ricerca, aziende ed enti di alta qualificazione. Il D.E.E.I. è sede della Scuola di Dottorato in Ingegneria dell’Informazione.

Contatti
D.E.E.I.
Dipartimento di Elettrotecnica,
Elettronica e Informatica
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3414
fax: 040 558 3460
dirdeei@units.it

DICA Laboratori di Ricerca Formazione e Innovazione

I Laboratori del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università di Trieste svolgono attività di ricerca innovativa, supporto alla didattica e consulenza nei seguenti settori:
- risorse energetiche, geologia strutturale e sismologica per la valutazione dei rischi naturali e antropici;
- tecniche avanzate di posizionamento con metodologie satellitari real-time (EGNOS-SISNET), implementazione di architetture DS2DC e soluzioni software innovative;
- pianificazione, gestione e simulazione dei sistemi di trasporto su gomma e su ferro, logistica e intermodalità, Intelligent Transport Systems;
- modelli comportamentali avanzati degli utenti in relazione alla sicurezza stradale; analisi delle pavimentazioni stradali e aeroportuali;
- prove magnetoinduttive su funi e prove non distruttive su impianti di trasporto a fune;
- edilizia ospedaliera con implementazione di un archivio digitale pubblicato su Web (ADES);
- ricerche avanzate di ingegneria sismica e ingegneria del vento.

Presso il D.I.C.A. sono attivati la Scuola di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile ed Ambientale e il Master Universitario di secondo livello di Progettazione Antisismica delle Costruzioni (MUPAC - Polo di Gorizia).

Contatti
Fabio Santorini
D.I.C.A. Dipartimento di Ingegneria
Civile e Ambientale
tel. 040 5583578
santorini@univ.trieste.it
www.dica.units.it


DICAMP
Dipartimento di Ingegneria chimica, dell’ambiente e delle materie prime

Il D.I.C.A.M.P. è un dipartimento dinamico e flessibile, la cui mission è triplice:
- Sviluppare una ricerca dinamica, moderna e interdisciplinare su settori di interesse per l’industria europea.
- Fornire la massima qualità didattica nel campo dell’ingegneria chimica, di processo, ambientale e delle materie prime.
- Sviluppare nei giovani una forte responsabilità sociale sui temi dell’energia, dell’ambiente e dell’economia.

Il Dipartimento svolge attività di ricerca nei settori ambiente e sviluppo industriale sostenibile, scienze della vita, energia, innovazione di processo e di prodotto, nanotecnologie. Sostiene anche le attività di due centri interdipartimentali dell’Università, il CIGRA e il CISC, attivi rispettivamente nel settore ambientale e in quello computazionale. I risultati ottenuti nel 2007 quanto a prodotti di ricerca confermano il posizionamento dell’Università di Trieste al primo posto nell’area di Ingegneria industriale nell’ultima valutazione nazionale della ricerca degli Atenei (CIVR).

Contatti
D.I.C.A.M.P.
Dipartimento di Ingegneria Chimica, dell’Ambiente e delle Materie Prime
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3438, fax 040569823
direzione@dicamp.units.it


ENESYS Lab Energy Systems Lab

ENESYS Lab rappresenta un approccio innovativo nel settore della progettazione, sviluppo e gestione degli impianti per la produzione di energia elettrica. Le competenze di ENESYS Lab consentono di sviluppare strumenti di calcolo utili nella fase di progettazione degli impianti, finalizzati all’ottimizzazione della configurazione e della gestione degli stessi e quindi alla riduzione dell’impatto ambientale. ENESYS Lab si occupa principalmente di impianti innovativi, di cui quelli basati su celle a combustibile rivestono un ruolo preminente. Attualmente le attività di ENESYS Lab sono rivolte sia allo sviluppo di strumenti a supporto della progettazione, che alla realizzazione di prototipi di generatori elettrici a bassissimo impatto ambientale, basati su celle a combustibile.

Contatti
Rodolfo Taccani
ENESYS Lab - Energy Systems Lab Laboratorio sistemi energeticiDipartimento di Ingegneria Meccanica
Università degli Studi di Triestetel
+39 040 5583806fax.+39 040 5583812
taccani@units.it


Friuli Venezia Giulia: mobilità intelligente

La situazione della mobilità in FVG presenta attualmente un quadro disorganico, caratterizzato da incongruenze e difficoltà di coordinamento che determinano costi di ogni genere: economici, ecologici, di tipo strategico, per la sicurezza, ecc. Si tratta di un peso sempre meno sostenibile per il sistema regionale, che deriva non solo da problemi di tipo infrastrutturale (una certa obsolescenza di mezzi e reti), ma anche da consuetudini comportamentali/culturali (un pesante fattore “inerziale” accanto a una certa sfiducia nella mobilità collettiva), oltre che da oggettive carenze nel coordinamento tra attori pubblici e privati. Il progetto, in collaborazione con l’Univerza Na Primorskem/del Litorale di Koper/Capodistria (Slo) e con Mario Cosmi s.a.s. di Udine, propone sia l’analisi del traffico e della mobilità con tecniche di rappresentazione digitale, cartografica e simulativa, sia l’individuazione e la diffusione di modi di traffico innovativi e applicabili in futuro alla realtà regionale.

Contatti
Igor Jelen
Dipartimento di Scienze Politiche
Università degli Studi di Trieste
jeleni@sp.units.it


GEONETLAB

GEONETLAB, Centro di Eccellenza per la ricerca telegeomatica, è stato creato nel 2000. Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, afferisce amministrativamente al CSPA (Centro Coordinamento e Sviluppo Progetti e Apparecchiature) dell’Università di Trieste. La telegeomatica prevede la raccolta e la trasmissione di dati geografici, geodetici, geologici, etc. mediante GPS (Global Positioning System), INS (Inertial Navigation System), Laser Scanner e telefonia cellulare, WIFI e quant’altro il mercato TLC (TeleCommunication) mette a disposizione. Il cavallo di battaglia di GEONETLAB è GIGIone, veicolo contenente avanzati sistemi di posizionamento satellitare, di navigazione inerziale e fotografia digitale, e altri sensori, tutti operativi in tempo reale. GIGIone ha rilevato più di 2000km di strade in Italia e all’estero (http://www.univ.trieste.it/cspa/SISA.pdf). GEONETLAB ha guidato il progetto europeo MONITOR del programma satellitare europeo GALILEO (www.monitorproject.com). GEONETLAB ha guidato il progetto nazionale FIRB del Ministero dell’Università e della Ricerca, ARCHEOMEDSAT (www.archeomedsat.eu) per la fruizione ICT di beni archeologici nel Mediterraneo.

Contatti
Giorgio Manzoni
Centro di Eccellenza TELEGEOMATICA
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 7449
fax 040 558 2524
manzoni@units.it
www.units.it/telegeom

HiTechDrives

L’attività di HiTechDrives spazia nei settori degli azionamenti elettrici dei convertitori elettronici di potenza e delle macchine elettriche. Comprende lo studio e lo sviluppo di soluzioni innovative in applicazioni strategiche dell’energia elettrica, con particolare riferimento a quelle di maggiore interesse per il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. Tali soluzioni trovano applicazione in campo:
- industriale (azionamenti vari, prevenzione e tolleranza ai guasti, sistemi di controllo del moto);
- energetico (sistemi attivi di compensazione delle armoniche di corrente e del flicker, convertitori per sistemi fotovoltaici di produzione dell’energia elettrica, risparmio energetico nelle macchine elettriche);
- navale (azionamenti per propulsione elettrica, regolazione della rete elettrica navale, gestione dell’energia nel sistema elettrico di bordo, fidatezza e sicurezza funzionale dei sistemi elettrici navali);
- trasporti terrestri (sistemi “by-wire” nei veicoli di movimentazione merci, progettazione orientata alla fidatezza dei sistemi ausiliari elettrici dei locomotori ferroviari).

Contatti
Roberto Menis
Dipartimento di Elettrotecnica,
Elettronica e Informatica
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 7812
menis@units.it

ImmunoLab & ADIENNE

All’interno dell’Università degli Studi di Trieste, laboratori diversi e complementari, in collaborazione con gruppi italiani e stranieri, hanno messo a punto una tecnologia in grado di isolare anticorpi completamente umani e di caratterizzarli fino ad un livello preclinico. Il primo approccio è stato rivolto all’ambito oncologico, producendo due anticorpi, MB55 e MB59, in grado di migliorare l’immunoterapia di linfoma, leucemia e carcinoma ovarico. I risultati ottenuti ne auspicano un utilizzo clinico, in quanto tali anticorpi aumentano sensibilmente la sopravvivenza e il periodo libero da malattia degli animali trattati. La stessa tecnologia è stata utilizzata per ottenere un altro anticorpo, MB12/22, in grado di ridurre sensibilmente i danni in patologie di carattere infiammatorio, quali il trapianto di cuore o rene, l’artrite reumatoide e altre patologie immunomediate.

Contatti
Paolo Macor
Dipartimento di Fisiologia e Patologia
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 4035
fax 040 558 4023
macor@fc.units.it

INTELERGY

INTERLERGY si propone di offrire ad aziende, enti pubblici e privati quelle competenze tecniche, scientifiche, economiche e finanziarie necessarie al supporto delle decisioni “ottimali” per la scelta delle tecnologie e delle strategie di gestione dei sistemi energetici civili, industriali e territoriali, minimizzandone l’impatto ambientale. Il servizio presenta diversi aspetti innovativi:
- integrazione delle competenze tecnologiche più aggiornate, maturate nell’ambito dell’Università, con quelle economiche e finanziarie proprie della consulenza industriale;
- sviluppo di progetti pilota per l’applicazione di tecnologie energetiche avanzate;
- utilizzo di strumenti di modellazione ed ottimizzazione propri della ricerca scientifica integrati con strumenti aggiornati di valutazione economica e finanziaria.
Il servizio viene svolto in collaborazione con Fonovich & Partners International Consulting.

Contatti
Mauro Reini
Università degli Studi di Trieste - Polo di Pordenone
tel. +39 349 797 4427
fax: +39 0434 52 0001
reini@units.it


MEL Laboratorio di Materiali per l’Energia, Ricerca e Servizi

Il Laboratorio di Materiali per l’energia (MEL) svolge attività di ricerca e sviluppo, didattica e servizi nel campo dei materiali e delle tecnologie per l’energia, con particolare interesse alle energie rinnovabili. Le sue competenze riguardano nanomateriali, biomateriali, film sottili, materiali ceramici e compositi, spettroscopia e metodi computazionali. Tra le principali attività di ricerca nel settore fotovoltaico si citano:
- simulatore di campo per l’ottimizzazione di inverter (collaborazione con HiTechDrives);
- celle solari a film sottile in CdTe e materiali nanostrutturati.
E’ stato realizzato un sistema di raccolta e analisi dati associato a due impianti, uno fisso da 20 kWp e uno a inseguimento da 2 kWp, per valutare le prestazioni di moduli e campi fotovoltaici.
I servizi forniti riguardano:
- caratterizzazione di proprietà dei materiali;
- deposizione di film sottili;
- progettazione di impianti fotovoltaici;
- analisi economiche per impianti a fonti rinnovabili.

Contatti
Sergio Roitti
Dipartimento dei Materiali e delle Risorse Naturali, Sezione di Ingegneria
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3703
roitti@units.it

MOSE

MOSE facilita e sostiene il percorso di sviluppo di nuovi materiali e di sistemi farmacologici, a partire dalla loro concezione, integrando gli strumenti tradizionali di laboratorio con metodi innovativi di previsione di comportamento, basati su tecniche di simulazione molecolare multiscala. Il mestiere di MOSE è quello di comprendere le esigenze del cliente e di farvi fronte attraverso l’utilizzo di software scientifici integrati di simulazione al calcolatore, al fine di simulare il comportamento di un materiale/farmaco all’interno dei parametri che caratterizzano il suo impiego e/o il suo processo produttivo, come ad esempio:
- scelta compatibilizzanti per blend di polimeri;
- analisi delle strutture microscopiche dei materiali e determinazione caratteristiche meccaniche;
- calcolo di proprietà specifiche;
- determinazione dei valori delle variabili di processo ottimali;
- progettazione di nuovi farmaci;
- valutazione dati struttura-proprietà di proteine;
- supporto alle scelte cliniche per una medicina ad personam.

Contatti
Sabrina Pricl
D.I.C.A.M.P. Dipartimento di Ingegneria Chimica,
dell'Ambiente e delle Materie Prime
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3750
sabrinap@dicamp.units.it

Nanotecnologie del carbonio:
nanotubi quali vettori per farmaci

Una delle maggiori difficoltà della terapia antitumorale è quella di riuscire a veicolare in modo mirato i farmaci verso le cellule malate, senza ledere quelle sane. Raggiungere questo risultato porterebbe a una drastica diminuzione degli effetti collaterali tipici di questi composti. I nanotubi di carbonio sono cilindri così sottili che per raggiungere lo spessore di un capello ne servono circa 100.000. Come la grafite e il diamante, sono formati esclusivamente da atomi di carbonio. Gli studi biologici hanno dimostrato che sono compatibili con la vita cellulare e sono in grado di penetrare all’interno delle cellule con estrema facilità. Nel nostro lavoro sfruttiamo questa caratteristica per portare contemporaneamente molte molecole di farmaco nelle cellule malate, dimostrando così le potenzialità delle nanotecnologie del carbonio per l’ideazione di innovativi vettori per farmaci.

Contatti
Maurizio Prato, Tatiana Da Ros
Dipartimento di Scienze Farmaceutiche
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 7883/3597
prato@units.it
daros@units.it

NANOXER

L’idea imprenditoriale “NANOXER”, vincitrice al Premio Nazionale per l’Innovazione 2007, vuole produrre e commercializzare su scala industriale prodotti termicamente isolanti a base di AEROGEL, rinforzati con fibre ceramiche e/o altri tipi di compositi e si pone l’obiettivo di introdurre materiali altamente isolanti a costi competitivi per un mercato a media-alta tecnologia. Il prodotto NANOXER presenta un vantaggio netto in termini di spessore e peso rispetto ai materiali termoisolanti di comune utilizzo. Inoltre, il materiale non presenta problemi per la salute ed è ininfiammabile. L’analisi di mercato e la recente normativa in merito agli obblighi di efficienza e risparmio energetico impongono importanti sforzi per realizzare nuovi sistemi ad alta efficienza termoisolante: l’introduzione sul mercato di materiali molto efficienti crea quindi un’opportunità unica di sviluppo e commercializzazione.

Contatti
Roberta Di Monte
Dipartimento di Scienze Chimiche
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3960
fax: 040 558 3903
rdimonte@units.it

OLFATTO Oligopeptide Libraries For Advanced Transducer TechnOlogies

OLFATTO è un progetto dei Dipartimenti di Biologia e di Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Trieste, e di Biosensor Technologies s.r.l. I “nasi artificiali” vengono usati per identificare specifiche sostanze in miscele complesse e trovano applicazione nei settori più disparati, dalla diagnosi precoce di tumori al controllo degli alimenti, dalla lotta al terrorismo e alla criminalità fino all’industria cosmetica. Questi dispositivi necessitano di trasduttori primari, che hanno il compito di riconoscere la sostanza da identificare. Poter disporre di librerie, ossia di collezioni di grandi dimensioni (dai 100 milioni al miliardo) di molecole diverse, da selezionare in base alle singole esigenze, risulta quindi particolarmente vantaggioso. Librerie di questo tipo sono finora sconosciute. OLFATTO propone l’utilizzo di piccoli peptidi per creare trasduttori di dimensioni estremamente ridotte, in grado di riconoscere molecole anch’esse molto piccole.
Il gruppo di lavoro del progetto OLFATTO ha già realizzato alcune librerie di centinaia di milioni di peptidi diversi, usati per preparare recettori capaci di interagire con sostanze di interesse alimentare come la caffeina, il mentolo, il mentone, il tricloroanisolo (la molecola responsabile del sapore di tappo nei vini).

Contatti
Federico Berti
Dipartimento di Scienze Chimiche
tel. 040 558 3920
fberti@units.it

Ricerca RAMAN
applicata alla diagnostica

La ricerca, che consente di diagnosticare patologie malformative, tumorali e infiammatorie dell’età pediatrica, viene sviluppata dal CENMAT, Centro di eccellenza per materiali e superfici nanostrutturate dell’Università degli Studi di Trieste, e dalla Struttura Complessa di Chirurgia Pediatrica dell’IRCCS Burlo Garofolo Trieste. Si tratta di un’attività di ricerca all’intersezione tra medicina, chimica, fisica e ingegneria, che è stata avviata a Trieste alcuni anni fa su iniziativa di un chirurgo pediatrico interessato a nuovi metodi di diagnostica, meno invasivi e capaci di fornire più informazioni chimiche e mediche. Alla base della metodica vi è la spettroscopia Raman, che si basa sulla diffusione anelastica della luce che investe un campione; in pratica un laser viene puntato su campioni di tessuti prelevati in fase operatoria e la luce riemessa dai campioni stessi viene analizzata a varie frequenze: il grafico che si ottiene contiene informazioni di natura chimica, fornendo indicazioni fondamentali sulla differenza tra tessuti sani e malati, differenze che non sono rilevabili con i tradizionali metodi istologici. Dopo un lavoro iniziale di validazione su tessuti sani, sono stati studiati con questo metodo la Malformazione Congenita Adenomatoide Cistica (CCAM), il sequestro polmonare ed il morbo di Hirschsprung.

Contatti
Valter Sergo
Dipartimento dei Materiali e delle Risorse Naturali
Università degli Studi di Trieste
tel. 040 5583702
sergo@units.it

SCUOLA DI DOTTORATO
DI RICERCA IN NANOTECNOLOGIE

La mission di questa Scuola di Dottorato dell’Università degli Studi di Trieste è quella di accrescere le conoscenze nel campo delle nanotecnologie, formando sul campo ricercatori in grado di rispondere alle crescenti e diversificate esigenze delle applicazioni. Non a caso la Scuola si trova a Trieste, città con la più alta concentrazione europea di Centri di ricerca, di cui quelli attivi sulle nanotecnologie vantano progetti di eccellenza internazionale (Sincrotrone, Sissa, Tasc, Cbm, Icgeb). E non a caso è gestita dall’Università di Trieste, che nell’ultima valutazione nazionale della ricerca è risultata al primo posto tra gli Atenei italiani proprio nel settore delle nanotecnologie. La Scuola è fortemente caratterizzata dall’interdisciplinarità: fisici, chimici, biologi, ingegneri, medici, odontoiatri, biotecnologi e agronomi lavorano in sinergia, mantenendo le loro specificità ma anche acquisendo la capacità di sviluppare la propria ricerca in un quadro più ampio. Il laureato che avrà ottenuto il dottorato in questa Scuola sarà un professionista della ricerca e dell’innovazione, preparato ad applicare le proprie conoscenze allo sviluppo di metodi di progettazione, alla produzione e valutazione di nuovi materiali e al miglioramento di quelli esistenti. Sarà anche un professionista attento a una produzione industriale più efficace, economica e soprattutto sostenibile dal punto di vista delle risorse e dell’ambiente.

Contatti
D.I.C.A.M.P.
Dipartimento di Ingegneria Chimica, dell’Ambiente e delle Materie Prime
Università degli Studi di Trieste
direzione@dicamp.units

SnowRadar

Lo SnowRadar EV-K2-CNR è uno strumento nato per operare sulla neve dove può evidenziare l’andamento della superficie rocciosa sottostante. È formato dall’accoppiamento di un georadar (Ground Penetrating Radar) e di un GPS (Global Positioning System) integrati da un sistema di memorizzazione-dati. Il georadar è dotato di un’antenna che inviando dei segnali ad alta frequenza e ricevendo le riflessioni permette infatti di evidenziare eventuali discontinuità nel sottosuolo e di determinare la loro profondità. Il GPS determina le coordinate del sistema con riferimento satellitare. Operando su una superficie innevata, la combinazione dei 2 strumenti permette così di tracciare un profilo tridimensionale della neve e della roccia sottostante. Lo SnowRadar EV-K2-CNR è stato impiegato per 2 anni consecutivi sulla cima del monte Everest. Lo SnowRadar potrebbe essere di grande utilità anche per l’esatta localizzazione di persone travolte e sommerse dalle valanghe. Ideato dal CER Telegeomatica (coordinatore prof. Giorgio Poretti) del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Trieste assieme alla ditta SOGEST Geofisica di R. Mandler, lo SnowRadar è stato realizzato da IDS di Pisa, Leica Geosystems, GMR di Aquileia e co-finanziato dall’Istituto Nazionale per la Montagna e dal Comitato Ev-K2-CNR.

Contatti
Giorgio Poretti
Università degli Studi di Trieste
Dipartimento di Matematica e Informatica
poretti@univ.trieste.it

SPRIN

SPRIN S.r.l. è uno spin-off dell’Università degli Studi di Trieste e opera presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dello stesso Ateneo. SPRIN è partecipata da Resindion S.r.l. Milano (sussidiaria della Mitsubishi Chemical Corporation), leader nella produzione di polimeri specifici per l’immobilizzazione di enzimi, sintesi su fase solida e cromatografia. I prodotti e servizi sviluppati e offerti da SPRIN trovano applicazione nell’industria chimica e farmaceutica, per tutti quei processi che richiedono innovazione e sostenibilità. I prodotti e i servizi offerti coprono le seguenti aree:
- Biocatalisi
- Sintesi su fase solida
- In Silico design di biocatalizzatori
- Cromatografia chirale e di affinità

Contatti
SPRIN
c/o Università degli Studi di Trieste
tel. 040 558 3110
fax 040 52572
info@sprintechnologies.com