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Beween the lines: Beatrice Zagato da Barcellona alle Scuderie di Palazzo Moroni

Verniss@ge

PADOVA - Torna a Padova con una personale che è insieme una raffinata sintesi del suo percorso artistico e la proiezione verso i nuovi terreni sperimentali e di ricerca indagati dall'artista, Beatrice Zagato, protagonista  di Between the lines, che inaugura il 16 maggio presso le Scuderie di Palazzo Moroni.

Beatrice Zagato, padovana, avvocato specializzato nel diritto dell'arte, da anni vive e lavora a Barcellona dove ha conseguito il diploma in Arti applicate presso l'Escola d'Art Massana e collaborato con la Galleria Bornart. Nella città catalana decide di aprire il suo atelier artistico nel 2010.

I colori usati in questi miei lavori mi ricordano quelli della pianura padana, a cui sono molto legata racconta la Zagato, che così descrive l'esposizione che si terrà a Palazzo Moroni, ribadendo un forte attaccamento alla sue radici padovane.
Between the lines è uno spazio della memoria, in cui l’immagine raffigurata non è che una superficie apparente di quello che, guardando oltre, si riesce ad intravvedere. Tutto ciò che noi vediamo viene filtrato dalla memoria divenendo un ricordo inconscio. E tutto ciò che noi viviamo viene forgiato su di noi come linee impercettibili che una dopo l’altra incidono la nostra persona, modellandola. Nulla viene perduto.

Le opere di Beatrice Zagato parlano della storia degli uomini ma anche di quella delle cose. Zagato domina la materia: le sue stratificazioni ricordano l'intreccio della memoria. Salgono in superficie grumi di significato, consistenze di pensiero.
A volte il passato squarcia la tela: affiorano antiche sofferenze che Zagato amorevolmente ricuce, sutura, ricompone.

Il suo procedimento artistico è medicamentoso. Allo stesso tempo ardito, impietoso. L'approccio alla tela sempre frontale, perentorio, assertivo: una tela non è che una tela, così Zagato la pulisce, toglie, strofina, scarta, dribbla e poi ritorna al materiale grezzo, senza orpelli, senza inganni. Non cerca mai una zona franca.

Allora, solo di fronte a quel vero, ma che non cede alla lusinga del dolore, interviene con determinazione di bianchi bianchi – e Burri le sorride – e gialli e rosa e marroni.
Il colore è verità, è sostanza nel nome; e non mentisce.
Come un'onda di colore - il mare è elemento spesso evocato, della sua potenza immaginifica Zagato racconta con i pesci opalescenti come fossili o guizzanti d'oro - la materia si sovrappone e si piega, e si srotola in colla e carta e ancora spago e legno e chiodi e argenti e oro.

Segni nitidi senza alcun pretesto, solo l'urgenza della scarcerazione, perché il dolore lascerebbe delle tracce, ferite aperte e lacrime stagnanti.
Con gesti semplici e decisi Zagato medica, cicatrizza l'urlo e lo inchioda – con Certezza - che non possa scivolare fuori: il suo tempo è già stato, ora v'è quello della cura.
Scacciato il chiodo, crocifisso il verbo, incollata la parola, la tela ora è di nuovo corpo vivo e ha la sua storia; e ha la sua memoria.

Il processo creativo di Zagato è taumaturgico: la pittrice risarcisce, rianima, rifonde di vita il dolore, la paralisi. Il soffrire ha lasciato il suo segno ma è diventato canto.
Estremamente interessanti questi lavori di Zagato, struggenti e poetici questi suoi componimenti medicamentosi.
E anche quando Zagato si confronta con il figurativo - sulla soglia di un recente processo di sperimentazione - l'approccio alla tela non è mai scontato: perché la tela volteggia, s'invola, s'alza, s'impenna e poi raccoglie il segno nella figura appena tratteggiata.
Ritorna anche in questo approccio più formale il bisogno di togliere, pulire, decantare e poi, unguento lenitivo, ritrovare la verità della figura: con sincerità commovente e disarmante.
(Barbara Codogno)

Parte del ricavato delle vendite che saranno realizzate dall'artista posteriormente all'esposizione sarà destinato alla costruzione di un centro di accoglienza per bambini orfani in Bolivia e devoluto quindi alla Onlus Architettura senza Frontiere Fvg che segue il progetto.

Dal 17 maggio al 9 giugno 2013
 
Scuderie di Palazzo Moroni - via del Municipio 1 - PADOVA

Beatrice Zagato - Beween the lines

A cura di Barbara Codogno

Vernissage: giovedì 16 maggio, alle ore 18.30

Orario: 9.00-13.00 e 15.00-18.00; lunedì chiuso

Ingresso libero

Mostra organizzata dal Comune di Padova - Gabinetto del Sindaco.