Negli 8000 mq di superficie – in questi giorni agli ultimi ritocchi – verranno allestiti gli spazi espositivi di 55 gallerie, il 70% delle quali provenienti dall’estero.
Originale il criterio di selezione adottato. Le gallerie invitate sono state scelte in base alla qualità e pregnanza dei progetti espositivi presentati, ecco perché, come ha sottolineato Augustus Rylands, ideatore e direttore artistico della fiera, alla conferenza stampa tenutasi al PAC di Milano in aprile – tra i relatori il gallerista Giò Marconi e l’Assessore alla Cultura di Milano, Vittorio Sgarbi - sarà l’artista ad essere messo in primo piano, il progetto sostenuto dalla galleria e non la galleria.
Figlio d’arte - suo padre Philip è il direttore della Peggy Guggenheim Collection della cittadina lagunare – il giovanissimo Augustus Rylands, classe 1981, ha alle spalle un percorso di studi incentrato suletteratura e arte europea e esperienze come organizzatore di eventi[img_assist|nid=6636|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] e collaboratore di Sotheby’s. Su come sarà articolata l’esposizione fieristica ha poi aggiunto ulteriori precisazioni il critico d’arte Luca Massimo Barbero, che ha parlato di mostre personali di singoli artisti e mostre a tema ispirate alla Biennale stessa, ha richiamato l’attenzione sulla compresenza di gallerie giovani ed estabilished, su artisti provenienti dall’est, come il giapponese Masuyama, noto per i suoi lightboxes paesaggistici a 360°, su artisti di nota fama come Pino Pascali e Fabrizio Plessi, su giovanissimi come la coreana SEO e ha concluso descrivendo l’evento come un insieme di momenti espositivi più che di veri e propri stand.
Dichiarato l’intento di collegare volutamente l’exploit di questa fiera con il grandissimo evento della Biennale: il grande pubblico presente a Venezia nei primi giorni a partire dal 7 giugno e gli orari di apertura straordinari, garantiranno sicuramente a Cornice un pubblico d’eccezione fino al 10 dello stesso mese, data di conclusione della fiera-evento.