Balletto di Roma - The arena love

Stagione Teatrale 2011-2012 - Danza

Balletto di Roma
The arena love
coreografie    Mauro Astolfi, Giorgio Mancini, Michele Pogliani
musica     Antonio Vivaldii, Amon Tobin, Wade Robson, Frankie Cutlass

Libera risonanza
coreografie Mauro Astolfi
musiche Luca Salvadori

H Pour P – La campanella
nuova creazione 2011
coreografie Giorgio Mancini
musiche Niccolò Paganini

The arena love (per Kim)
nuova creazione 2011
coreografie Michele Pogliani
musiche Antonio Vivaldi, Amon Tobin, Wade Robson, Frankie Cutlass

Ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti

Libera risonanza nasce come un approccio non squisitamente concettuale che al tempo stesso travalica la semplice invenzione di passi e forme per avvicinarsi più a un’idea di frequenza interna, come un diapason che possa trasmettere la propria vibrazione ad un altro corpo elastico. Superando l’evento estetico, il gesto e il movimento divengono un atto creativo in grado di spostare l’attenzione sull‘individuo, sul suo sentire e sul suo sperimentarsi, sul suo vivere la danza come atto liberatorio capace di creare un dialogo metafisico tra corpi sincronici sulla superficie del palcoscenico. La coreografia cerca di mettere in relazione le diverse vibrazioni dei danzatori per creare un percorso importante e consentire loro di superare i propri confini fisici, psicologici ed emotivi, primo tra tutti la destrutturazione dello spazio concepito solo come geometria e metri quadrati, ora trasformato in un rinnovato universo di possibili forme aeree e plastiche. Libera risonanza è lo studio della convivenza di un progetto a più facce, uno sobria, uno lirica e una eccentrica… essa è una presenza lieve, leggera che trova nelle musiche originali di Luca Salvadori il mezzo ideale per propagarsi e staccarsi dal pavimento, dal palcoscenico verso il suo pubblico.

H pour P – La campanella: quando Paganini incontra Mancini
La coreografia multisensoriale di Giorgio Mancini, commissionata dal Ballet de Nice Mediterranee nel maggio 2010, è un omaggio al “diabolico” Paganini e al suo complesso rapporto con la musica, fatto di attrazione, seduzione, smarrimento ed ipnosi.

In The Arena Love, ambientata in un futuro senza tempo, si parla della diversità dell’amore: un intreccio tra desiderio, fantasia erotica e subconscio. L’essenza dell’uomo tanto abilmente celata dietro l’armatura dell’apparenza, ricca di finti e inutili orpelli barocchi, è qui rappresentata con un collage musicale che vede le note di Antonio Vivaldi affiancate alle sonorità hip-hop di Wade Robson e al suono elettronico di Amon Tobin. Commissionato dalla compagnia storica olandese Dansgroep Krisztina de Chatel per festeggiare il trentesimo anniversario dalla sua fondazione, è stato presentato in prima assoluta il 30 ottobre 2008 a L’Aia (Olanda)