Stagione Teatrale 2011-2012 Danza
La Bayadère
balletto in quattro atti libretto di Sergej Khudekov e Marius Petipa
musiche di Ludwik Aloisius Minkus
coreografie di Rafael Avnikjan, Karin Alaverdjan da Marius Petipa
scene e costumi di Jozef Jelínek
Slovach National Theatre Bratislava
Una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
Il titolo scelto per lo spettacolo “sulle punte” quest’anno cade sul grande classico che portò Petipa al trionfo nel Teatro Imperiale di San Pietroburgo, grazie ad un mix di componenti che nel secondo Ottocento era ritenuto irresistibile: esotismo, romanticismo, sentimentalismo, amori traditi, gusto per il soprannaturale. La Bayadère è frutto di un errore, il nome, nato appunto da un errore. Infatti i viaggiatori portoghesi chiamarono le danzatrici indiane dei templi “baiadere”, pensando che la loro attività principale fosse “bailar”. Invece il vero nome di queste danzatrici (fanciulle inaccessibili, predestinate al servizio di un dio nell’India meridionale) era “davidasi”, cioè “serve del dio”, poiché i loro riti coreografici si svolgevano in adempimento di una pratica esclusivamente religiosa e secondo regole inderogabili per i movimenti e le espressioni, codificate da un antichissimo trattato sanscrito. La “Bayadère” è un classico del tardo romanticismo, ambientato in un’India non reale. La storia si svolge in una terra esotica ed antica, occasione perfetta per danze e scene di mimo con atmosfere sontuose e ricche, quindi un rimando alla tradizione del balletto romantico, i cui soggetti, spesso tragici, contemplano per lo più un triangolo amoroso e personaggi femminili soprannaturali. “Bayadère” rientra nel filone di quei balletti altamente spettacolari che mutuavano dal gusto per il grand-opéra francese, e anche la musica segue una linea coloristica e descrittiva che risulta in perfetta sintonia con l’azione danzante creata dal coreografo. L’allestimento è affidato allo Slovak National Theatre di Bratislava, una delle istituzioni culturali più importanti del paese, fondato nel 1920, che oggi comprende le sezioni di opera, teatro e balletto, ognuna con la sua compagnia stabile.