Error message

Il file non può essere creato.

La confessione

La Confessione
Monologo da Le Confessioni di Lev Nikolaevi? Tolstoj
libero adattamento per il teatro di Toni Andreetta
musiche originali di Giulio Andreetta
Accademia del teatro in lingua veneta

Il lavoro, proposto dall’Accademia del teatro in lingua veneta, interpretato da Toni Andreetta, regista e attore padovano, che ne ha anche curato l’adattamento teatrale e l’allestimento, è una sorta di conferenza immaginaria in cui Tolstoj, in prima persona, racconta la sua tormentata lotta tra fede e ragione, conflitto che rappresenta il nucleo problematico della sua poetica e ne costituisce lo spessore.
Tolstoj confessa di essersi trovato intorno ai cinquant’anni catapultato in una dimensione senza senso, in cui un malessere profondo gli aveva tolto ogni desiderio di vivere, una sorta di depressione senza apparente motivo. Il testo ripercorre tutte le strategie e le “astuzie” utilizzate da Tolstoj per uscire dalla crisi attraverso una lunga erranza e una crescente disperazione, fin sull'orlo del suicidio. Ma la soluzione arriva inattesa e sorprendente. Lo spettacolo, accompagnato dalle musiche originali di Giulio Andreetta, è tratto dal testo letterario Le Confessioni, libretto di una sessantina di pagine che Tolstoj scrisse negli anni ’80 dell’Ottocento quando, ormai cinquantenne, con alle spalle il successo letterario di romanzi immortali come “Guerra e Pace” e “Anna Karenina”, si trova un giorno, pur non mancandogli né l’agiatezza familiare né la fama, a scoprire con sgomento quanto tutto ciò non sia sufficiente a dare
senso effettivo, plausibile, alla propria vita. Di fronte al baratro esistenziale e addirittura alla tentazione del suicidio, Tolstoj cerca consolazione prima nella scienza e nella filosofia che però non placano l’assillo dell’anima. Ecco lo snodo decisivo: guardare oltre quelle “ragioni”, verso l’infinito, l’eternità (Leopardi); ovvero, abbracciare la fede, non tanto quella codificata dalle pratiche religiose, bensì quel sentimento spontaneo che sostiene i cuori degli umili, degli oppressi, capaci di aprirsi al prossimo nella pietà, consapevoli che qualsiasi accadimento terreno, anche il più difficile e incomprensibile, è alla fine iscritto in un benigno disegno di salvezza e di resurrezione. La critica letteraria contemporanea vede in questo racconto qualcosa di sorprendentemente attuale, di moderno, qualcosa che mantiene intatto il suo valore e che forse riguarda ciascuno di noi

Scheda Evento

Quando:
Venerdi 20 gennaio 2012, ore 21.00
Location:
Centro Culturale Altinate/San Gaetano, via Altinate 71 - PADOVA
Tel.:
0438 57179