VERONA- Il padre dell'antropologia criminale. Così è da tutti conosciuto Cesare Lombroso, nato a Verona nel 1835 da un'agiata famiglia ebraica. La fama di Lombroso è legata soprattutto alla teoria dell'uomo delinquente nato o atavico, individuo che reca nella struttura fisica i caratteri degenerativi che lo differenziano dall'uomo normale e socialmente inserito. Teorie, le sue, sempre di grande attualità e oggetto di serrato dibattito.
La facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Verona propone un convegno internazionale di studi sulla figura del medico veronese, che si terrà il 16 e 17 ottobre nell'aula magna Bartolomeo Cipolla della facoltà. L'Antropologia criminale di Lombroso: dall'Ottocento al dibattito filosofico-penale contemporaneo questo il tema dell'assise che vedrà impegnati alcuni tra i principali studiosi delle teorie lombrosiane.
Relatori nazionali, provenienti da numerose università come Genova, Bologna, Roma Tor Vergata, Milano Bicocca e, ovviamente, Verona, si alterneranno con professori americani, francesi, olandesi e spagnoli. Tra i protagonisti del dibattito anche Guido Neppi Modena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale.
La fama di Lombroso sembra dunque non conoscere fine a distanza di ben cent'anni dalla sua morte. Di fatto con Lombroso l'Italia ha cominciato a interrogarsi su aspetti fino ad allora trascurati e lo studio del delitto è stato affrontato per la prima volta come fenomeno umano e sociale.
Venerdì 16 e sabato 17 ottobre 2009
Aula magna Bartolomeo Cipolla, Facoltà di Giurisprudenza, Università - VERONA
L'Antropologia criminale di Lombroso: dall'Ottocento al dibattito filosofico-penale contemporaneo
Convegno internazionale