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Le intellettuali di Molière chiudono la Stagione del Pasolini di Cervignano

Foyer

Cervignano del Friuli  (UD) –  Sarà con  Le intellettuali di Molière che si chiuderà giovedì 5 aprile,  alle ore 21.00, la stagione di prosa 2006/2007 del Teatro Pasolini di Cervignano. Lo spettacolo, tradotto in italiano da Cesare Garbali, prodotto dallo Stabile di Innovazione partenopeo, dal Mercadante Teatro Stabile di Napoli, viene  proposto nell’allestimento per la regia di Arturo Cirillo.

Le intellettuali si avvale della presenza in scena, oltre allo stesso Cirillo, di Giovanni Ludeno, Sabrina Scuccimarra, Monica Piseddu, Antonella Romano, Salvatore Caruso, Rosario Giglio, Michelangelo Dalisi, Beatrice Ciampaglia.
Le femmes savantes, titolo originale del testo, debuttò a Parigi, al Palais Royal, l'11 marzo 1672, ed è il penultimo spettacolo di Molière, che morì l'anno successivo recitando Le malade immaginaire (Il malato immaginario). La composizione del testo si crede sia avvenuta, però, qualche anno prima, la pubblicazione nel 1670.

La traduzione di Cesare Garboli, utilizzata dal regista per quest'allestimento, fu commissionata per l'edizione del Teatro di Genova, mentre il suo debutto risale al 16 febbraio 1978, per la regia di Marco Sciaccaluga. Fu, in seguito, riutilizzata dal regista Toni Bertorelli per una edizione, a sua firma, del 1996, che debuttò al Teatro della Cometa di Roma.
Dovendo fare una commedia - scrive Cirillo nelle sue note - che ha tra le sue tematiche il linguaggio e la sua parossistica degenerazione, e dovendo trovare un piano di realtà nell'oggi, mi sono riferito a realtà pacchiane a me, ed ai miei attori, familiari. Non credo nella lingua italiana come lingua del teatro, come lingua capace di portare l'attore ad una sua fisicità e di metterlo in rapporto con la sua storia. Lo spettacolo ha come protagonista il teatro, è quindi finto, ma dice delle verità; si sta recitando e si parla del mondo, con i suoi poteri e le sue perversioni.

Il testo di quest'edizione segue fedelmente la traduzione di Garboli, anche nell'uso del veneto per tradurre la parte della serva Martina, che qui, però, viene contaminato da un accento napoletano, per dargli una valenza più da grammelot: una lingua semibestiale che si oppone alla lingua nazionale. Pochi i tagli, qualche verso qua e là: il testo è, quindi, nella sua versione originale.

Info: Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0432/370273
www.cssudine.it