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L'Otello di Arturo Cirillo al Verdi di Padova

E20
Lo spettacolo con Danilo Nigrelli in scena fino al 6 febbraio

PADOVA - L’Otello è la tragedia della parola. Tutto nasce da un racconto, quello di Otello a Brabanzio, e poi a Desdemona. La parola inventa i luoghi, costruisce i sentimenti, determina l’agire dei personaggi. (Arturo Cirillo)

Otello, il dramma della gelosia di William Shakespeare, con Danilo Nigrelli, diretto da Arturo Cirillo e prodotto dal Teatro Stabile delle Marche con il Teatro Eliseo di Roma e Nuovo Teatro, va in  scena al Teatro Verdi di Padova dal 1° al 6 febbraio.
Lo spettacolo ha vinto nel 2010 il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per l’originalità della messa in scena, l’interpretazione di Iago e la bellissima traduzione di Patrizia Cavalli. Lo spettacolo ha raccolto un tale successo nella scorsa stagione (12 mila spettatori, con una tournée che, da novembre 2009 a febbraio 2010 ha toccato 31 città e totalizzato 106 recite) da entrare nella graduatoria (redatta da Il Giornale dello Spettacolo) degli spettacoli più visti in Italia e come chiusura della Stagione 2009/10 Arturo Cirillo per Otello ha vinto anche il Premio Gassman per la miglior regia. Il protagonista Danilo Nigrelli attore di teatro e cinema ha lavorato con i maggiori registi italiani da Aldo Trionfo a Luca Ronconi da Giuseppe Patroni Griffi ad Antonio Latella.

Così Arturo Cirillo descirve lo spettacolo nelle sue note di regia: L’Otello si gioca tra pochi individui che si confrontano ossessivamente tra di loro; il gioco di Iago li trova già tutti pronti, sembra che non aspettavano altro, bastano poche parole e la macchina si mette in moto. La gelosia esiste dal momento che la si nomina, poi come un tarlo, come una frase musicale continuamente ripetuta, non ti abbandona più. La gelosia non si spiega, come la musica.
L’
Otello si svolge in un’isola, come La Tempesta, in un luogo limitato geograficamente e mentalmente, un luogo dell’ossessione. L’Otello si svolge su un palcoscenico vuoto, questo luogo lo si chiamerà Venezia, Cipro, sarà una strada, una sala, una stanza da letto. Ma soprattutto sarà una prigione delimitata da due grandi pareti, dove un negro epilettico consumerà la sua strage.
L’
Otello è una tragedia satirica, a volte sembra una commedia, a volte la più barbarica delle tragedie, come il Tito Andronico. A due passi dal baratro si cantano canzoncine.
L’
Otello è il maschile davanti al femminile, o viceversa. Due mondi che s’ignorano, due universi su cui congetturare, in mezzo Bianca, la puttana di Cassio, ovvero il travestimento del femminile, la sua messa “in maschera”  per rivelarne l’assenza.
L’
Otello è un letto, disfatto e spesso deserto. Luogo del tradimento, palcoscenico immaginario, ma non per questo meno reale della gelosia, della brama, dell’atto animale. La storia finisce a letto, ma il letto c’era già, continuamente evocato. Brabanzio è cacciato fuori del letto, Otello lascia Desdemona a letto, il Doge sarà a letto, a officiare un notturno consiglio d’emergenza.
L’
Otello è tutto sentimento, covato, malato, irrealizzato; si parla di guerre e battaglie che non avvengono mai e intanto nella mente dei personaggi esplode qualcosa di molto più pericoloso. E’ quello che succede quando gli eserciti si fermano, quando gli uomini non combattono più, quando arriva la pace.                                     

Stagione Teatrale 2010-2011

Dal 1° al 6 febbraio 2011, ore 20:45

Giovedì 3 febbraio, anche alle ore 16:00; domenica 6 febbraio, solo alle ore 16:00

Teatro Verdi, via dei Livello, 32 - PADOVA

Otello

di William Shakespeare

traduzione di Patrizia Cavalli

con Danilo Nigrelli, Monica Piseddu,  Michelangelo Dalisi

e con Sabrina Scuccimarra, Luciano Saltarelli, Salavatore Caruso, Rosario Giglio

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

musica Francesco De Meis

luci Pasquale Mari

regia di Arturo Cirillo

Una produzione Teatro Stabile delle Marche - Teatro Eliseo - Nuovo Teatro srl

Venerdì 4 febbraio alle ore 17.00 incontro con il pubblico Conduce: Nicolò Menniti Ippolito Ingresso libero
   
Info: Tel: 049 87770213 

info@teatrostabileveneto.it

www.teatrostabileveneto.it