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L'università di Padova finalista a Nanochallenge 2007

Università Padova
PADOVA - Nanochallenge è la prima Business plan competition di livello internazionale per progetti innovativi nelle nanotecnologie. Lanciata per la prima volta nel 2005 da Veneto Nanotech, nel 2007 la competizione si è raddoppiata in Nanochallenge and Polymerchallenge grazie al convolgimento di Imast, l'istituto campano sull'ingegneria dei materiali polimerici, compositi e strutture. [img_assist|nid=10969|title=|desc=|link=none|align=right|width=180|height=300] Giovedì 29 novembre, dalle ore 9.30, in Archivio Antico del Palazzo del Bo si terrà la seconda edizione di "Nanochallenge 2007. Investor Session", giornata aperta al pubblico durante la quale i team selezionati presenteranno la propria tecnologia e idea di business. L'Università di Padova si è distinta per la qualità delle proposte dei suoi ricercatori. Ben tre gruppi, sui sette finalisti, nella categoria nanotechnologies sono infatti costituiti da ricercatori dell'Ateneo patavino: Ananas Nanotech, spin-off fondato dalla dott.ssa Margherita Morpurgo del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche,  che già in passato ha ottenuto importanti riconoscimenti (vincitore di Start Cup Veneto 2006 e terzo classificato al Premio Nazionale Innovazione 2006). La società intende produrre nanoparticelle multifunzionali e biocompatibili, applicabili nell'immunodiagnostica e nel drug delivery.Nanosolar, a cui partecipa la dott.ssa Giovanna Brusatin del Dipartimento di Ingegneria Meccanica - Settore Materiali, che ha creato un nuovo substrato in materiale ibrido per il ricoprimento del vetro delle finestre di edifici e autoveicoli, che consentirà un notevole risparmio energetico con un basso costo di produzione.GaST (Gas Sensing Technology), una proposta del prof. Giuseppe Tondello del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione in collaborazione con il dott. Massimo Fedel dell'INFM-CNR. L'impresa produrrà uno strumento basato su tecnologia ottica che misura la pressione e la quantità di anidride carbonica e di ossigeno nelle fasi di imbottigliamento del vino e consentirà anche il  controllo di singole bottiglie senza bisogno di aprirle. Lo strumento troverà applicazione presso i produttori di vini spumanti di pregio.