Error message

  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.
  • Il file non può essere creato.

Odissee

Stagione Teatrale 2010-2011

Venerdi 26 novembre 2010, Ore 21.00

di Claudio de Maglio

traduzioni in friulano e collaborazione drammaturgica di Carlo Tolazzi

traduzioni in friulano dal greco di Alessandro Carrozzo e Pierluigi Visintin

con Massimo Somaglino, Maria Ariis, Fabiano Fantini, Elvio Scruzzi, Chiara Donada, Claudia Grimaz, Nicoletta Oscuro, Giuliano Bonanni, Federico Scridel, Stefania Ugomari di Blas, Francesco Godini, Valdi Tessaro, Monica Aguzzi e Alessandro Bile

Regia: Claudio de Maglio

e con gli allievi del I anno di corso dell’Accademia Nico Pepe
Una produzione: Civica Accademia Nico Pepe / Teatro Nuovo Giovanni da Udine / Provincia di Udine

Musica: canti composti da Giovanna Marini

La composizione drammaturgica e la messa in scena di “Odissee” parte dalle suggestioni offertemi dalla traduzione dal greco al friulano ad opera di Sandro Carrozzo e Pierluigi Visintin. Odissee si presenta come un mosaico che mette in relazione e intreccia diversi percorsi, diversi “viaggi”. Se Odisseo è l'uomo che si manifesta secondo le linee guida dell’eroe astuto, coraggioso e paziente che attraverso l’incontro di popoli, genti e terre vuole conoscere, dall’altro versante è anche colui che trova il senso della sua stessa identità attraverso legami fondamentali: la terra, la moglie e il figlio. Ma le Odissee sono tante nell’Odissea … Ne ho individuate altre tre oltre a quella del protagonista: c’è quella dei compagni, coloro che legittimamente coltivano la speranza di una vita migliore; c'è quella di Telemaco con il suo percorso di crescita e di iniziazione all’età adulta; c'è, infine, l'Odissea di Penelope e delle donne che come Calipso e Circe pur a modo loro hanno amato l’eroe.
Claudio de Maglio

Abbiamo immaginato la Grecia come un grande Friuli, e di conseguenza ho utilizzato cinque-sei varietà di friulano per dar voce ai vari personaggi. È il friulano cosiddetto centrale che fa la parte del leone, ma compaiono anche due varietà di carnico, una rappresentanza della destra Tagliamento, echi indistinti della Bassa, un comunque inadeguato omaggio a Novella Cantarutti, e qualche inserto di parlate che col friulano non hanno nulla a che vedere linguisticamente, ma politicamente sì (il veneto che si parla a Udine e il triestino).
Carlo Tolazzi
 

Scheda Evento

Location:
Teatro Sociale, - Gemona del Friuli (UD)
Contatto:
ERT - Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
Tel.:
0432/970520