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Oneiros: la metafisica contemporanea di Antonio Nunziante in mostra a Venezia

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[img_assist|nid=19264|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]VENEZIA - In un saggio dedicato a Winckelmann e pubblicato nel 1805, Goethe afferma: "mentre l’uomo, moderno quasi in ogni sua meditazione, si lancia verso l’infinito per poi far ritorno - quando gli riesce - a un punto delimitato, gli antichi, senza perdersi in ulteriori deviazioni, si sentivano immediatamente e pienamente a proprio agio entro gli amabili confini di questo che era un mondo bello".

Nunziante appartiene a questo universo, da una parte pienamente consapevole di quel “bello nell’arte” riscoperto da Winckelmann, e dall’altra fa eco nel suo lavoro agli assunti teorici di Paolo Portoghesi, per la riflessione sul postmodernismo in architettura, e Maurizio Calvesi, per la personale lettura dell’arte italiana da Caravaggio ai giovani pittori romani degli anni ‘80. (Luca Beatrice, Senza futuro senza passato. Nunziante a Venezia)

Dal 9 aprile 2009, le splendide sale della settecentesca Scola dei Battioro e Tiraoro ospiteranno le opere dell’artista torinese Antonio Nunziante. Si tratta di un esposizione di 70 lavori: maioliche, oli su tela e tecniche miste, create recentemente dall’artista. Le opere di Nunziante, di sapore metafisico, interpretano e reinventano il mondo, esagerando nella razionalità fino ad avvicinarsi al suo esatto contrario. Seguendo la linea di Caravaggio e De Chirico, Nunziante dipinge gli ambienti che possono fare a meno della presenza umana pur offrendo una profonda testimonianza di essa.

Nelle sue opere, gli oggetti diventano soggetti del tutto in grado di[img_assist|nid=19266|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] esprimere i valori pittorici di una storia umana o religiosa. Proprio qui sta il fascino dell’operazione pittorica di Antonio Nunziante, scrive Luca Beatrice nella presentazione in catalogo, guardare al passato non nella modalità di un’arte dell’’imitazione’, quanto in quella scelta più archetipica di sostenere, nel lavoro, immagini e idee predeterminate dall’inconscio. Nunziante è nella sua dedizione ai simboli, diventati la sua personale griffe espressiva, influenzato da un lontano romanticismo che si cela in creazioni oniriche abitate da archetipi mentali: l’acqua, le ninfee, Venezia, il tema della morte insieme a quello della vita che albeggia e tramonta nei suoi quadri. Il suo mondo è un microuniverso illusorio che guarda al passato e insieme al futuro, e si sospende nell’ossimoro di un ‘eterno presente’ che sopravvive all’incursione del tempo.

La mostra, organizzata dalle Gallerie d’Arte Orler e corredata da un esauriente catalogo, si avvale dei patrocini degli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Venezia.

 

[img_assist|nid=19268|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=479]Dal 9 aprile al 9 maggio 2009

Scola dei Battioro e Tiraoro, Salizada S. Stae, 1981 - VENEZIA

Antonio Nunziante - Oneiros

Vernissage: giovedì 9 aprile, alle ore 18.00 con conferenza stampa di Luca Beatrice, Carlo Vanoni e Dario Olivi

Orario: tutti i giorni 10 -18.00

Info: Studio Antonio Da Ponte

tel. 0415239315

studiodalponte@libero.it