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Paradiso Perduto tra violenza e ricerca dell’io

Sipario
[img_assist|nid=10553|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Pace e guerra sono destinate a rincorrersi nel cerchio rovente della vita. La manifestazione violenta della distruzione del diverso viene magistralmente espressa nel terzo episodio titolato Revolt inserito nella serie di Paradiso perduto. Appuntamento che il Css, nell’ambito della stagione di Teatro Contatto 2007-2008, ha strutturato in quattro diversi momenti, ai quali si aggiunge quello riassuntivo.
L’interpretazione eclettica e intensa della principale protagonista, Rita Maffei, dà forma e voce ai testi di HC Capitale Umano, collettivo artistico che riunisce in questa impresa a puntate l’artista e pittrice Luigina Tusini, lo scrittore e poeta Panko, il musicista Mariano Bulligan, i sound designer Renato Rinaldi e Stefano Revelant, Erika Antonelli nell’assistenza alla regia. Dal 6 al 14 novembre sono di scena le performance tre e quattro: Revolt segue i testi del drammaturgo belga Alain Cofino Gomez e Second life curato dallo scrittore e poeta Panko.
In Revolt 25 spettatori si immergono, per una frazione di tempo, nella psiche di un attentatore che nessuno è pronto ad accogliere. Esplode e si frammenta in milioni di pezzi, capaci di mantenere intatte le caratteristiche dell’intero essere umano che li ha prodotti. Una bomba umana che deflagra e produce altri milioni di pezzi di chi sta accanto alla pura e lucida follia protesa alla modificazione coercitiva e violenta di una società sbagliata.
Un excursus di immagini e parole, introdotto da un rap glaciale, atto a descrivere l’interiorità irrequieta e frastornata che si sfoga nell’azione e produce morte.
Dagli scantinati del teatro dove si svolge Revolt gli spettatori salgono le scale, scaricando di dosso parzialmente l’angoscia della figura degli attentatori del terzo millennio, e si immergono in [img_assist|nid=10554|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427]. Un uomo, dai movimenti minuziosi e maniacali, è affetto dalla bulimia dei ritmi frenetici della società contemporanea. Gli strati di grasso che accumula sul proprio corpo altro non sono che la serie infinita di impegni e appuntamenti che si trova a fronteggiare nell’ambito di una vita fatta e gestita da una gabbia di sovrastrutture. E’ protagonista il sé, che gli altri si aspettano, piuttosto che l’io più profondo, incapace di urlare e prigioniero della solita, calcolata, preventivata compostezza. Una Second life, appunto, che si vorrebbe vivere e portare a galla. Gestualità e parole da sciogliere nell’atmosfera ed esplicitare a noi stessi e a chi ci sta di fronte, senza remore, limiti o paure. Emerge tutto il bisogno di assoluto e olistica liberà dell’uomo moderno. Un uomo bulimico che legge nella sua malattia e nella superfame il desiderio e la voglia di fare ciò che gli piace, quello che realmente sente nel cuore e nell’anima.
Prossimo appuntamento con l’epilogo di Paradiso Perduto, per gli episodi Cinque e Sei, dal 24 al 29 novembre al teatro San Giorgio di Udine. Info e prevendite presso la biglietteria ScenAperta: tel. 0432-506925, biglietteria@cssudine.it.

Foto Luigina Tusini