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Un lungo primo piano di quindici ore sulla figura di Amleto per l'anteprima di Mittelfest 08

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[img_assist|nid=13958|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Cividale del Friuli (UD) – La lunga maratona teatrale di oltre 15 ore sui personaggi dell’Amleto shakespeariano, Non Essere - Progetto Hamlet’s Portraits, firmata da Antonio Latella, farà da anteprima, venerdì 18 luglio al Teatro Ristori, alla 17. edizione di Mittelfest, il festival di teatro, musica, danza, e marionette della Mitteleuropea, di scena nella magica e suggestiva cornice di Cividale del Friuli a partire da sabato 19 fino a domenica 27 luglio. Di fatto, non esiste una cosa come l’Amleto di Shakespeare. Se Amleto possiede qualcosa della definitezza di un’opera d’arte, possiede anche tutta l’oscurità che appartiene alla vita. Vi sono tanti Amleti quante malinconie. Così Oscar Wilde definisce la più celebre tragedia shakespeariana, un’opera che Latella ha concepito con una messinscena realizzata come un’esposizione di quadri: undici piani sequenza, che esaltano sei tematiche dominanti della tragedia, in ognuno dei quali l’interprete o gli interpreti, attori e al contempo autori, rappresentano il ritratto in primissimo piano di un personaggio o di un gruppo di personaggi dell’Amleto. Undici quadri raggruppati sotto sei titoli: si comincia alle 10.00 del mattino con il quadro Ombre (I Becchini. Le guardie.), seguito da Potere (Regina Gertrude. Re Claudio.), Fratelli/Follia (Ofelia. Laerte.), Spie (Polonio. Rosencrantz e Guildenstern.), Teatro (I Comici. Il duello.), Testamento (Amleto).   Ancora una volta il gruppo, formatosi negli anni attorno al lavoro di Latella ha partecipato alla creazione già dal concepimento dello spettacolo. Il progetto Non Essere ha richiesto un lungo periodo di preparazione e di prove, a partire dal gennaio 2007, ed ora vede la luce anche grazie al contributo generoso di tutti gli artisti coinvolti nel processo creativo, di fatto coproduttori dell’impresa. Alla fine degli anni Novanta, Latella aveva già affrontato Amleto ma, a distanza di anni da quell’esperienza, il suo sguardo sull’Opera si è dilatato, diventando la presentazione di un processo artistico più che uno spettacolo. A partire dall’idea di realizzare una sorta di mostra nella quale esporre come delle gigantografie dei vari personaggi, il testo dell’Amleto viene ripercorso, attraverso sei tematiche dominanti della tragedia, in undici stazioni/quadri in cui si stagliano i ritratti isolati dei principali personaggi del testo shakespeariano, autonomi anche nella loro forma di espressione. Unico filo rosso, Orazio, presente in tutti i quadri. Amleto – spiega Latella. Sono undici appuntamenti che danno una possibilità di teatro. Per quanto riguarda i generi e le forme che attraversano questo spettacolo, sono cifre teatrali sviluppate dalla conoscenza di ogni autore che ho affrontato. L’idea è partita dal non essere per arrivare all’essere – racconta ancora il regista: partire da un pagina bianca che aspetta di essere riempita, dove la scenografia muta a seconda dei personaggi e diventa un’idea di Amleto diversa. La pagina cambia forma, prende forma davanti a noi, come una serie di quadri. L’intera operazione è come un grande quadro composto da tanti quadri più piccoli: sposti i colori per dare equilibrio alla grande visione complessiva. L’essere o non essere e la pantomima sono i due momenti chiave del testo, spiega ancora Latella. Rispetto all’essere o non essere ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, è messo di fronte a questa domanda; il non essere, peraltro, non è solo il fatto di uccidersi. Tu puoi non essere anche in vita. Lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile dell'Umbria, Festival delle CollineTorinesi, in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino e MittelFest 2008. La biglietteria sarà a disposizione del pubblico lungo tutta la durata dello spettacolo, che prevede undici pause in corrispondenza dei vari quadri: gli organizzatori del festival hanno previsto alcuni coffe-breaks a disposizione degli spettatori, mentre nella pause principali della durata di un’ora e trenta (intorno alle 15.00 e alle 20.30) alcuni locali della città garantiranno un servizio di ristoro veloce a prezzi convenzionati a disposizione dei possessori dei biglietti d’ingresso. L’ inaugurazione ufficiale di Mittelfest 2008 è fissata per sabato 19 luglio: al termine del primo concerto della giornata, che segna il ritorno del Quartetto Borodin, questa volta affiancato dal violoncello di Mario Brunello (ore 18.00 Chiesa di San Francesco), un momento di incontro con il pubblico nel rinnovato spazio di Foro Giulio Cesare, dove alle 20.30 è in programma E’ Oriente, da Budapest al Mar Nero, dal testo di Paolo Rumiz un concerto poetico di Barbara Della Polla, Caterina Goriup e Fabio Calcioli. Da segnalare l’evento di chiusura della giornata inaugurale con l’atteso concerto in Piazza Duomo (ore 22.30) dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, che si esibirà sotto la conduzione della bacchetta del moscovita Michail Jurowski.     Mittelfest ‘08 - Costruire il Tempo   Venerdì 18 luglio 2008, dalle 10.00     Teatro Ristori   Non essere – progetto Hamlet’s Portraits   di Antonio Latella In programma: Il mondo delle ombre Ore 10.15 - 11.10 I becchini (55') Ore 11.25 - 12.25 Le guardie e lo spettro (60') Il potere Ore 12.40 - 13.40 Re Claudio (60') Ore 13.55 - 14.55 Regina Geltrude (60') PAUSA Fratelli/follia Ore 16.15 - 17.15 Ofelia (60') Ore 17.30 - 18.30 Laerte (60') Spie Ore 18.45 - 19.30 Polonio (45') Ore 19.45 - 20.30 Rosencranz e Guildenstern (45') PAUSA Teatro Ore 22.00 - 22.30 I comici (26') Ore 22.45 23.35 Il duello (50') PAUSA Testamento Ore 01.15 - 02.00 Amleto(105') Interpreti Michele Andrei: Polonio Massimo Albarello: Bernardo e un comico Fabio Belletti: Francisco e un comico Sebastiano Di Bella: Marcello e un comico Anne-Sophie Durand: Ofelia Marco Foschi: Amleto Nicole Kehrberger: Regina Gertrude Giuseppe Lanino: Rosencrantz e primo becchino Fabio Pasquini: lo spettro del padre Annibale Pavone: Orazio Enrico Roccaforte: Laerte Rosario Tedesco: Re Claudio Emilio Vacca: Guildenstern e secondo becchino   Info: www.mittelfest.org