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Siate candidi come colombe ed astuti come serpenti

Unico appuntamento di sperimentazione di arte contemporanea in Fvg, inaugura il 2 marzo la mostra ospitata alla Galleria Civica Costantini di Zoppola “Siate candidi come colombe ed astuti come serpenti” come monito alla contemporaneità, in cui il talento non è sufficiente molto di più lo è imparare il politically correct.

I versetti tratti dal Vangelo di Matteo sono il titolo della mostra che inaugura il 2 marzo alle 17.30 nella Galleria Civica d'Arte “Celso e Giovanni Costantini” di Castions di Zoppola.

Un progetto provocatorio e audace che mai quanto oggi sembra racchiudere prospettive e orizzonti delle nuove generazioni, nessuna distinzione manichea, bensì un atteggiamento che tenta di descrivere l'urgenza del momento: «Questa frase di Matteo - spiega il curatore Marco Minuz - rappresenta una possibile definizione del presente, delle sue contraddizioni, delle sue difficoltà, delle sue speranze. Si rivolge ai ai giovani costretti a difendere il proprio futuro dalle insidie che conosciamo e di cui molti di noi sono complici più o meno volontari». Ad accogliere la mostra, gli oltre 400 metri quadri della Galleria Civica di Castions, capace di ospitare la sfida tra il testo religioso e la laicità dell'arte contemporanea, pagana nell'accostare forme e modi, eppure il cui valore sacro e simbolico la pone in un rapporto con l'assoluto, fuori da ogni tempo.

Ad aver fortemente voluto il progetto – con il sostegno della Fondazione Crup - l'Assessorato alla Cultura del Comune di Zoppola: «Questo spazio meritava di essere valorizzato - spiega l'assessore Lindo Pagura - per mettere in pratica l'insegnamento del Cardinale Costantini abbiamo voluto ripartire dai giovani suggerendo una riflessione, anche provocatoria, sulla contemporaneità.

Non sarà una mostra semplice o ammiccante, bensì un raccolta di testimonianze per costruire nuove prospettive». Non solo esercizio critico dell'arte sull'arte ma analisi sociale, questa mostra configura la Galleria di Castions di Zoppola quale unico spazio attualmente dedicato al contemporaneo in Friuli Venezia Giulia. Nove i giovani artisti selezionati che vivono e lavorano tra Venezia, Milano, Pordenone, Udine, Gorizia, Pieve di Cadore, Bruxelles e Berlino, già attenzionati dai maggiori centri di interesse dell’arte contemporanea: dal video (come per Max Rommel, fotografo professionista pordenonese oggi a Milano, che presenta un progetto artistico dedicato a un bracconiere di Erto), alla ceramica di Paolo Polloniato, discendente di nove generazioni di artigiani ceramisti veneti.

Le sperimentazioni con la cenere di Elisabetta Novello e del suono con Michele Spanghero (goriziano, reduce la scorsa settimana dalla partecipazione a una mostra allestita al Mart di Rovereto); spazio anche agli interrogativi che riportano l'attenzione sull'iconologia della fede, con le opere del pordenonese Ludovico Bomben e la sua Croce già esposta alla Biennale di Venezia. Se Chiaralice Rizzi affronta la sua ricerca attraverso la fotografia, invece è la materia a dominare gli spazi nelle opere di Lorenzo Missoni. Oggetti di recupero anche nella “tettoia” allestita da Roberto De Pol (nato a Mannheim, oggi vive a Pieve di Cadore) per finire con il lavoro di Gianni Moretti, vincitore quest’anno del premio Setup di Bologna, che utilizza vari mezzi.

Al progetto espositivo si affianca anche un apparato critico, un catalogo o meglio un breviario laico, attraverso i testi critici del curatore Marco Minuz e degli artisti e il contributo del filosofo Massimo Donà. Durante la mostra (aperta fino al 12 maggio nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00) sono in programma eventi collaterali (incontri, laboratori, workshop e concerti).

Scheda Evento

Quando:
Dal 2 marzo al 12 maggio 2013
Location:
Galleria Civica d'Arte Celso e Giovanni Costantini, Piazza Indipendenza, loc. Castions di Zoppola - Zoppola (PN)