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Sillabario della Natura

Spaesamenti - spettacoli teatrali musicali fra giugno e luglio

Sillabario della Natura
di e con Lorenza Zambon
musica originale di Carlo Actis Dato (clarinetto/sassofoni) eseguita dal vivo dall’autore

Proseguono, nel giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, gli spettacoli teatrali musicali organizzati fra giugno e luglio in collaborazione con l’Associazione Assurdo Teatro. Quattro serate, a cura dello scrittore Vitaliano Trevisan, per riflettere, attraverso il linguaggio del teatro e della musica, su un tema centrale nel lavoro della Fondazione, il rapporto tra le persone e i luoghi, e sul senso di spaesamento conseguente alla cancellazione di varietà e differenze che ha caratterizzato le trasformazioni dei nostri territori negli ultimi decenni.

Dopo la messinscena de I quindicimila con Riccardo Festa e Daniele Roccato, il ciclo prosegue giovedì 27 giugno alle ore 21 con lo spettacolo teatrale Sillabario della Natura di e con Lorenza Zambon, musica originale di Carlo Actis Dato (clarinetto/sassofoni), eseguita dal vivo dall’autore.

Più una partitura che una drammaturgia, quella firmata dall’attrice/giardiniera, addirittura un programma di concerto: una traccia mutevole di racconti, frammenti, musica e sguardi. Un unico tema: la meraviglia, la grande meraviglia che ci coglie, e ci accoglie, in natura. Dal micro al macro, dal sentiero delle formiche alla danza dei pioppi, da ammiro il muschio alla grande foresta, dal cantico dei semi allo sconfinato Oceano.
Un nuovo passo sul lungo sentiero del teatro della natura di Lorenza Zambon, personalissima linea di ricerca centrata sulla relazione fra la specie umana e il suo ambiente, avviata nel 1999, che ha dato origine alla realizzazione di spettacoli teatrali, laboratori e di un festival, “Naturalmente arte”, tutti volti a indagare, approfondire e riattivare il rapporto fra gli uomini e la natura.  
 
In  Sillabario della Natura si intrecciano contributi di autori diversi, poeti e scienziati, Jealuddin Rumi, Matteo Meschiari, Fritjof Capra, Antonio Catalano, Lorenza Zambon… diversi toni, diversi sguardi, consonanze profonde.
Un sentimento forte. Per la vita, per il pianeta. Uno spettacolo rigenerante.

Lorenza Zambon
Attrice/giardiniera, nel 1981 si unisce alla società di produzione e promozione teatrale Casa degli alfieri (allora ancora Teatro del Magopovero) provenendo da Padova dove (oltre a conseguire la Laurea in Scienze politiche con indirizzo sociologico) si era formata nel Centro Universitario Teatrale, quello “storico” Teatro Popolare di Ricerca diretto da Lorenzo Rizzato, una delle prime formazioni sperimentali venete e punto di riferimento di tante generazioni di attori.
Da allora condivide un lungo percorso di ricerca e creazione che ha portato a realizzazioni teatrali quali, tra le molte altre, Galileo, Van Gogh e Creature di Luciano Nattino assieme ad Antonio Catalano, Il valzer del caso di Victor Haim e Giorni felici di Samuel Beckett in cui è protagonista, e i fortunati duetti La barca di Gerard Gelas con Alessandro Haber e Maudie e Jane di Luciano Nattino da Doris Lessing, con Judith Malina del Living Theatre, spettacolo che ottiene sei stagioni di repliche, oltre a vari premi e riconoscimenti.
Nel corso del tempo affianca e innesta nel lavoro d’arte comune l’esplorazione di particolari territori quali la lunga (e dura) esperienza di sperimentazione teatrale all’interno del “super carcere” di Voghera o il lavoro di ricerca condotto con il musicista d’avanguardia Fritz Houser.
Dal 1997 allarga il suo ruolo e l’ambito delle sue attività acquistando nuove competenze fino a configurarsi come un’operatrice culturale complessiva.
Nel 1999 inizia una personalissima linea di ricerca centrata sulla relazione fra la specie umana e il suo ambiente che dà origine alla realizzazione di spettacoli teatrali, laboratori e di un festival, “Naturalmente arte”, tutti volti a indagare, approfondire e riattivare il rapporto fra gli uomini e la natura.  Questa originale impostazione ha portato a una variegata pratica di teatro-fuori-dai-teatri popolata da strani “ibridi”: creazioni teatrali come la “trilogia della natura”, i recenti Lezioni di giardinaggio planetario, Il giardino segreto e Sillabario della Natura, Sylva. Variazioni sulla foresta e Il giardino sacro ( vincitore Teatri del sacro 2011).
Alla produzione artistica affianca l’attività di ricerca e laboratoriale, interventi di militanza ambientale, progetti innovativi alla promozione territoriale (quali le Audioguide di Paesaggio realizzate per il Basso Monferrato Astigiano e per le Greenways della città di Parma).

Carlo Actis Dato
Nasce a Torino nel 1952. Dalla prima metà degli anni settanta si dedica all’attività concertistica e discografica, partecipando alla registrazione di oltre novanta dischi  per etichette internazionali in Italia, Germania, Inghilterra, Giappone, Canada; di cui la metà come leader o co-leader. Oltre ad aver tenuto centinaia concerti in tutta Europa, ha suonato in U.S.A., Giappone, Australia, Indonesia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Canada, Argentina, Antille, Senegal, Maghreb, Etiopia.   
Hanno pubblicato articoli monografici e/o interviste con Actis Dato le riviste: «Jazzmann», «Improjazz», «Jazz Actuel»  (Francia), «Jazz Podium» (Germania), «Coda» (Canada), «Jazz in Time», «Jazz Around» (Belgio), «Margen», Jazzology» (Spagna), «Jazz & Tzaz» (Grecia), «World Music», «Musica Jazz», «Musiche», Jazz’n’Around», «Jazzit», «Jazzmagazine» (Italia), «Jazzlive» (Austria), «Cadence» (USA), «Jazz Hihyo», «Jazz Live», «Out There» (Giappone).
Il referendum tra i critici della rivista americana «Down Beat» lo ha nominato dal 2001 in poi fra i migliori bariton-sassofonisti del mondo.

Scheda Evento

Quando:
Giovedì 27 giugno 2013, ore 21:00
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno nell’auditorium della Fondazione
Location:
Giardino di Palazzo Fondazione Benetton Studi Ricerche, Via Cornarotta 7 - TREVISO
Ingresso:
intero 8 euro, ridotto 5 euro.
Contatto:
Fondazione Benetton Studi Ricerche
Tel.:
0422.5121
e-mail: